Province siciliane senza vertici da quattro giorni, disservizi in tutta la regione

SICILIA – Chi pensava che il nuovo anno avrebbe portato buone notizie dal mondo politico ed istituzionale si sbagliava di grosso. Infatti, il 2016 si apre con nuovi (ma vecchi) problemi, su tutti quello legato all’abolizione delle Province, giacenti ormai da mesi in una sorta di limbo. 

Private di ogni potere per la legge nazionale Delrio, le province siciliane hanno visto i propri vertici continuare il loro operato grazie a tre diverse proroghe, l’ultima delle quali in scadenza 31 dicembre 2015. Da quattro giorni, dunque, quei ruoli sono rimasti scoperti, in quanto nessuno ha provveduto a prorogare ulteriormente i mandati. 

I nuovi vertici sarebbero dovuti essere scelti attraverso le elezioni previste per lo scorso 29 novembre ma il voto fu bloccato per effetto dello stop alla legge imposto dall’Ars dopo l’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri

Peccato che il governo non abbia mai provveduto alla rinomina dei commissari, o alla conferma dei già incaricati,  creando una situazione paradossale che vede da quattro giorni, le Province con le sedie principali vuote. Tutto ciò creerà di fatto una serie di disservizi a partire da questa settimana, come già sta accadendo in provincia di Ragusa, dove il servizio di assistenza ai ragazzi disabili nelle scuole è stato sospeso.

Insomma, in una Sicilia già assediata da instabilità politiche e infrastrutturali, una nuova piaga si appresta a contribuire al degrado generale dell’isola.