AGRIGENTO – Le primarie agrigentine continuano a generare tensioni. La vittoria di Alessi – che non ha negato di aver sostenuto Berlusconi in passato – stanno facendo riflettere i vertici del partito se annullare o meno il voto e ripartire da un nuovo candidato.
I renziani stanno spingendo per questa soluzione anche se Marco Zambuto, l’ex primo cittadino ora nel Pd, fa sapere che “le primarie sono assolutamente legittime ma che occorre fare una riflessione”.
Sabato a Palermo Fausto Raciti, il segretario regionale, ha convocato i quadri agrigentini per fare chiarezza e ad agitare ulteriormente le acque c’è il caso sulla presunta “impresentabilità” di Vladimiro Crisafulli che vorrebbe candidarsi nel suo feudo di Enna.
Sulla questione è intervenuto anche Claudio Fava con parole di sostegno nei confronti del rais dell’ennese: “Perché il Partito Democratico non candida a sindaco di Enna Mirello Crisafulli (prosciolto) e candida a presidente della Campania Vincenzo De Luca (condannato)? Perchè ritiene impresentabile Crisafulli e si tiene al governo quattro sottosegretari indagati? E’ una domanda che io mi posso permettere. Con Crisafulli, quando militavano nello stesso partito, ci ha diviso un’idea della politica, delle sue alleanze, dei suoi rimedi che abbiamo quasi sempre interpretato in modo opposto. Un intero capitolo di un mio libro di qualche anno fa, “I disarmati”, è dedicato proprio a lui e a quell’idea di partito-Stato, onnivoro e sfacciato, che Crisafulli ha costruito e presidiato. Le cose che ci dividevano, in questi anni non ce le siamo mandati a dire ma le abbiamo messe tutte dentro una discussione dura ma trasparente. Detto questo, a scanso di chi voglia equivocare, credo che il partito di Renzi (e anzitutto il segretario Renzi) stia consumando su Crisafulli una porcata”.
“Non potendolo accusare – prosegue Fava – per una vicenda giudiziaria che si è conclusa con un proscioglimento, gli si rinfaccia questa sua esuberanza gogoliana, la panza e l’effervescenza del temperamento, la scarsa sintonia con i salotti della politica in cui è importante ciò che sembra, mai ciò che è. Lo si considera adatto a fare il segretario provinciale del suo partito ma inadatto a candidarsi a sindaco nella sua città, con un cortocircuito logico che nessuno nel PD riesce a spiegare. Semplicemente, a Roma hanno pensato che quella stazza e quello stile risultano ingombranti: per cui meglio cercarsi un altro candidato. Magari di Forza Italia, come hanno fatto ad Agrigento, ma che almeno sappia tenere la lingua a posto. Mi chiedo e chiedo a Renzi: se davvero Crisafulli vi risulta indigeribile, perchè gli avete rionnovato la tessera del partito?”.
“Se vi appare così impresentabile– conclude il vice presidente dell’antimafia nazionale – al punto da prescindere dal suo proscioglimento, com’è che l’avete messo a fare il segretario a Enna? Io, che di Crisafulli sono stato sempre serenamente ma civilmente avversario, posso dirvi che mi sembra cento volte più impresentabile (e pernicioso per la Sicilia, per il PD e per i siciliani tutti) un campione dell’antimafia dei pennacchi come Crocetta, col suo circo di turibolanti che lo protegge, gli impone assessori e gli liscia il pelo?”