Immigrazione, Boldrini vola all’Onu: “Abbattiamo i muri e andiamo avanti verso gli Stati Uniti d’Europa”

SICILIA – “Con i muri non si risolvono i problemi, non bisogna tornare indietro”. È questo il pensiero che il presidente della Camera Laura Boldrini, direttamente dal Palazzo di Vetro a New York, ha espresso in merito alle proposte in materia di immigrazione avanzate dall’Ungheria e della Gran Bretagna.

A seguito degli ultimi fatti di cronaca, infatti, la Boldrini è volata all’Onu per rappresentare il “bel Paese” insieme con il presidente del Senato Piero Grasso, alla IV Conferenza Mondiale dei presidenti dei Parlamenti, durante la quale il segretario generale Ban Ki-Moon ha convocato, appunto, un incontro sull’immigrazione.

Riflettori perennemente puntati, quindi, sulla questione che più di tutte sta facendo discutere il mondo. E mentre ancora si dibatte se sia giusto o meno operare una netta distinzione tra rifugiati e migranti, migliaia di persone, perché è di quello che stiamo parlando, continuano ad affrontare assurdi viaggi della speranza e a morire mentre attraversano il mare nella speranza di arrivare fino alle nostre coste.

Forte ha risuonato, appunto, il monito lanciato dalla presidente Boldrini che, schierandosi in netto disaccordo con le proposte di respingimento dei migranti, ha affermato: “L’obiettivo a cui ambire è un‘Europa 2.0, che si chiama Stati Uniti d’Europa, dove questo tema può fungere da cartolina tornasole che ci porterà ad una nuova dimensione”.

Senza alcuna esitazione, inoltre, la Boldrini ha affrontato i giornalisti incontrati al Palazzo di Vetro chiarendo che: Il problema dell’immigrazione deve toccare tutto gli Stati, senza escludere nessuno, aggiungendo che “Sarebbe utile avere centri di accoglienza europei con personale specializzato che possa gestire le domande di asilo nel vari Paesi”.

Impossibile non fare riferimento, durante l’incontro, al recente ed efferato omicidio dei coniugi di Palagonia per mano di un extracomunitario ospite al C.A.R.A di Mineo. “Chi commette atti violenti deve risponderne davanti alla giustizia – ha concluso la Boldrini – Chiunque esso sia, la responsabilità pensale è individuale”.

Sulla stessa linea d’onda del presidente della Camera, ma con qualche dovuta precisazione, si è mostrato il senatore del Pd Nicola LaTorre in un botta e risposta immaginario e mediatico: “L’accoglienza è un dovere morale, ma rimane tale fino a quando risulta gestibile perché quando non lo è più si rischia di produrre effetti opposti a quelli voluti”. 

In sostanza per Latorre bisogna accogliere il numero di persone alle quali poi si riesca a garantire un trattamento dignitoso e a cui si possa offrire il dovuto controllo.

“Eventi come quello di Palagonia – ha concluso Latorre – devono, quindi, spingerci a capire anche i limiti  delle politiche messe fin qui in campo e la maniera per superarli“.