Caltabellotta, comune virtuoso, azzera la Tasi

Caltabellotta, comune virtuoso, azzera la Tasi

CALTABELLOTTA – Una notizia in controtendenza, rispetto alla raffica di aumenti che attendono le famiglie siciliane, arriva dal comune di Caltabellotta, nell’Agrigentino.

Il primo cittadino ha, infatti, deciso di non riscuotere la Tasi  (la tassa sulla casa che sostituisce l’Imu sull’abitazione principale mentre sugli altri immobili si somma all’Imu) evitando di  gravare – ulteriormente – sulle tasse dei contribuenti.

La giunta del comune siciliano, quindi, per l’anno 2014 ha azzerato l’aliquota prevista per la Tasi (tassa sui servizi indivisibili), dopo avere provveduto a tagliare tantissime spese.

Il provvedimento “costerà” al Comune di Caltabellotta la rinuncia ad un’entrata di trecento mila euro.

Un modo di amministrare i soldi dei cittadini che ha reso particolarmente virtuoso il comune ed ha inorgoglito il sindaco Paolo Segreto che si è detto soddisfatto anche per l’applicazione della Tari, la tassa sui rifiuti per la quale sono state applicate le tariffe minime previste: “Non un euro in più rispetto alla vecchia tassa sui rifiuti – dichiara – è un provvedimento che abbiamo preso con grande piacere, considerato il grave momento economico che attraversano tante famiglie”.

Insomma un provvedimento che certo farà un po’ invidia a comuni come Catania e Palermo, per esempio, che proprio sul tema della Tasi risultano essere tra le città più care d’Italia.

Va ricordato che, con l’introduzione della Legge di stabilità, la Tasi sarebbe dovuta da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo fabbricati compresa l’abitazione principale, aree edificabili, con esclusione dei terreni agricoli. La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’Imu. 

L’aliquota di base è pari all’1 per mille e i comuni possono ridurre l’aliquota fino all’azzeramento oppure aumentarla fino ad un massimo del 2,5 per mille.