PALERMO – Una protesta tira l’altra… si può dire? No, forse no, ma è esattamente quello che sta succedendo sulla tratta ferroviaria Palermo-Agrigento; dopo il primo cartellone apparso alla stazione di Roccapalumba-Alia per le condizioni dei treni (sporchi, sovraffollati e, scusando il gioco di parole, puntualmente in ritardo) tante altre stazioni hanno seguito l’esempio.
Ecco quindi un po’ di foto degli altri cartelloni, indice di un malumore collettivo.
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“A suon di rime – ci dice Tania Di Marco, presidente del comitato pendolari Palermo-Agrigento – tutte le stazioni della tratta Palermo-Agrigento hanno risposto al primo cartello di protesta apparso in quella di Roccapalumba-Alia. È quel che accade quando nessuno di chi dovrebbe garantire la puntualità e l’efficienza della mobilità risponde in maniera adeguata ed esaustiva alle domande e perplessità di tantissimi pendolari che ogni giorno viaggiano per lavoro, studio e salute. La Palermo-Agrigento non ha intenzione di accettare aumenti vertiginosi ai biglietti e abbonamenti senza ottenere in cambio servizi basilari. Quel che si chiede – conclude Tania Di Marco – è alla base di ogni regione civile: puntualità, pulizia e informazioni, un numero telefonico per i casi di emergenza (come previsto nel contratto ponte ormai scaduto), e rimborsi per i pendolari abbonati nei casi di ritardi e soppressioni…tutti mancanti in Sicilia“.
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