AGRIGENTO – “La strada degli scrittori” ,è un itinerario che ripercorre i luoghi dove sono nati alcuni dei più grandi autori siciliani che, nella giornata del 20 novembre, anniversario della morte di Leonardo Sciascia, ha organizzato una serata al teatro Pirandello di Agrigento per ricordare i 60 anni del romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e l’anniversario di morte di Leonardo Sciascia.
La serata è stata organizzata anche per dar voce alle lamentele del figlio adottivo dell’autore, dispiaciuto per il poco interesse che si ha nei confronti dell’anniversario del romanzo, tramandato da generazioni.
Il Gattopardo è un romanzo storico che tratta i cambiamenti avvenuti in Sicilia durante il Risorgimento. “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”, è una delle frasi più celebri del Gattopardo ed è anche la frase che racchiude il vero significato del romanzo, ovvero che quando tutto cambia esteriormente, nulla cambia realmente, invece quando tutto rimane com’è, tutto può realmente cambiare.
Durante la serata del 20 novembre, a gestire gli interventi dei vari ospiti, sarà Felice Cavallaro, presidente della strada degli scrittori. Parteciperanno Gioachino Lanza Tomasi, figlio adottivo dell’autore, Salvatore Nigro, critico letterario, Salvatore Ferlita, professore di letteratura e critico letterario, Gaetano Savatteri, giornalista del Tg5. Sarà Sebastiano Lo Monaco a leggere e interpretare alcuni brani del romanzo.
“Abbiamo avvertito l’esigenza di condividere le ricorrenze di questo novembre con quanti come noi credono nell’enorme eredità che questi grandi Autori hanno lasciato alla letteratura. Abbiamo proposto l’iniziativa e subito raccolto tanto entusiasmo su due scrittori che non smetteremo di apprezzare per i loro intramontabili, attuali contenuti”, spiega Felice Cavallaro.
Il secondo autore citato è Leonardo Sciascia, scrittore, saggista, giornalista e critico d’arte siciliano, morto il 20 Novembre 1989 a Palermo. Veniva considerato uno spirito libero e anticonformista, con un senso di giustizia pessimistico; lo si può notare da alcuni dei suoi libri più famosi come “Il giorno della civetta” e “Il contesto”.
Fonte immagine Ansa.it