Tour in Sicilia di Simone Nastasi autore di “Cuffaro tutta un’altra storia”

CATANIA – Toccherà alcuni centri siciliani il primo tour del giornalista romano Simone Nastasi autore di “Cuffaro tutta un’altra storia – La verità sul processo al presidente dei siciliani”, il libro edito da Bonfirraro che mette in luce gli aspetti meno raccontati del dibattimento.

Catania, Palermo, Raffadali, paese d’origine dell’ex governatore, e Nissoria, sono le tappe fissate per la prima tranche di presentazione, che si terrà il 16 e il 17 gennaio 2016.

Nella città etnea l’appuntamento è previsto per sabato 16 gennaio alle ore 10,00 all’’auditorium Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura. Oltre all’autore, interverranno l’editore Salvo Bonfirraro, il giornalista Salvo Fleres, già Garante per i diritti dei detenuti, Lillo Miceli, redattore de La Sicilia, e gli avvocati Marcello Montalbano e Piero Lipera. Modererà il giornalista Nicola Savoca.

A Palermo la presentazione si terrà nel pomeriggio di giorno 16 gennaio, alle ore 17,00 al Centro Don Orione. Accanto a Nastasi e Bonfirraro, tra i relatori siederanno questa volta l’avvocato Nino Caleca, Mauro Mellini – penalista, scrittore, già parlamentare e componente CSM – Nello Musumeci, presidente della Commissione Regionale Antimafia, Claudio Reale, giornalista Live Sicilia, e Costantino Visconti, professore di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Palermo. Modererà il giornalista Manlio Viola, direttore di BlogSicilia.

Con la moderazione di Agata Gueli, dirigente scolastico, a Raffadali, paese d’origine dell’ex governatore in provincia di Agrigento, l’incontro si terrà domenica 17 gennaio alle ore 10,15 al Metabirrificio “La terra e il sole”. Bonfirraro e Nastasi parteciperanno al dibattito insieme al sindaco Silvio Cuffaro, a Stefano Gullo, ex sindaco di Ribera, al penalista Enrico Quattrocchi e a Giuseppe Scozzari, avvocato ed ex parlamentare già componente della Commissione nazionale antimafia. E infine, il primo ciclo di presentazioni si concluderà a Nissoria, in provincia di Enna, al Centro Polifunzionale “Nino Buttafuoco” domenica 17 gennaio ore 16,00. Modererà l’incontro Franco Licciardo, direttore di Azzurra TV. Interverranno, insieme all’autore e all’editore, il sindaco della città Armando Glorioso, il penalista Ones Benintende e Paolo Garofalo, che si occupa di diritti umani.

A più di un mese dalla scarcerazione di Totò Cuffaro, Nastasi arriva in Sicilia per la presentazione della sua nuova pubblicazione con la quale rilancia molti dubbi sulle tesi dell’accusa, raccontando i passaggi più importanti che hanno scandito, come recita il lungo titolo, l’intera vicenda dibattimentale del “primo condannato della storia politica italiana a scontare in carcere una pena così lunga”.

Il cronista, conosciuto dal pubblico siciliano già nel 2013 – in occasione del lancio del suo libro d’esordio “Il caso Speziale. Cronaca di un errore giudiziario” (Bonfirraro editore) incentrato sui tragici fatti del derby Catania-Palermo nella notte del 2 febbraio 2007 – mette a fuoco, nei tre gradi di giudizio, tutte le motivazioni che hanno via via portato alla condanna in Cassazione a sette anni di reclusione per rivelazione di segreto istruttorio con l’aggravante di favoreggiamento mafioso.

“Un’accusa – scrive Nastasi – che Cuffaro ancora oggi continua a non voler accettare, perché ripete ‘la mafia fa schifo’ e ‘la mafia, l’ho sempre combattuta’. Anche nel suo caso, valga allora la domanda: la verità giudiziaria e quella storica, possono coincidere? I fatti sono andati veramente in questo modo?”.

Dubbi, interrogativi, testimonianze, interviste esclusive e quant’altro: tutto contribuisce a fare del volume – con la prefazione del giornalista d’inchiesta Guido Paglia, direttore de L’ultima ribattuta, e con la postfazione dell’avvocato ed ex parlamentare Mauro Mellini, autore de Il partito dei magistrati (Bonfirraro editore) – un saggio acuto e agile, dall’andamento a spirale, con i concetti accennati prima e approfonditi poi, che abbandona subito la presunzione di essere detentore di assolute verità – a dispetto del titolo provocatorio – ma che induce il lettore a porsi, sempre e comunque, delle domande da cittadino libero.