RAFFADALI – La Procura Generale di Palermo ha chiesto la conferma della condanna a 21 anni di carcere per Gaetano Rampello, un poliziotto di 59 anni, per l’omicidio di suo figlio di 24 anni, avvenuto lo scorso febbraio.
Avrebbe sparato 14 colpi con la pistola di ordinanza.
Spara al figlio in piazza
La Corte di Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, aveva precedentemente condannato il poliziotto a 21 anni di reclusione, ma aveva escluso l’aggravante della premeditazione, riconoscendo invece circostanze attenuanti generiche e la provocazione.
I fatti
L’omicidio è avvenuto il primo febbraio a piazza Progresso, Raffadali, dove padre e figlio si erano incontrati perché il giovane pretendeva 30 euro.
Secondo la versione dell’imputato, durante quell’incontro, il figlio avrebbe aggredito il padre, costringendolo a consegnare ulteriori soldi.
Rampello ha dichiarato di aver estratto la sua arma e di aver sparato al giovane alle spalle. Successivamente, si è consegnato ai carabinieri alla fermata dell’autobus.
Anni di violenza e sopraffazione
All’origine di questo tragico evento c’erano anni di violenza e sopraffazione da parte del giovane nei confronti del padre.
Queste tensioni erano state alimentate dai problemi psichici del figlio e dalla convivenza in una situazione familiare conflittuale, in cui i genitori si erano separati dopo continui litigi.
Risarcimento per ex moglie, ex cognato ed ex suocera
L’imputato dovrà anche risarcire l’ex moglie, l’ex cognato e l’ex suocera, che si sono costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Alberto Agiato e Pietro Maragliano.
Tuttavia, la madre e lo zio del giovane sono stati coinvolti in un’indagine per falsa testimonianza. La prossima udienza è prevista per il 16 novembre, per la discussione della parte civile.