RACALMUTO – I fatti risalgono a settembre 2018 quando, nel cuore della notte, un gruppo di giovani di Racalmuto (in provincia di Agrigento) forse per noia o forse per spavalderia, ha deciso di recarsi in pieno centro storico bloccando il traffico con le loro auto e avventandosi contro le persone che erano sedute ai tavoli dei locali.
Il gruppo avrebbe infatti rovesciato addosso ai clienti quello che stavano consumando e a rivoltare tavoli e sedie insultando i presenti e obbligando i titolari dei locali a chiudere anticipatamente.
Attraverso alcune testimonianze, numerosi servizi di osservazione e le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti, in breve tempo i militari hanno chiuso il cerchio delle indagini identificando uno a uno gli autori delle violenze e accertando quanto era successo.
I carabinieri hanno acquisito anche importanti elementi di prova riguardo a un altro grave episodio in cui alcuni degli indagati avevano preso di mira un 23enne di Favara, bloccandolo e circondandolo in quanto ritenuto “colpevole” di aver frequentato una ragazza di Racalmuto. In quella circostanza alcuni degli indagati avrebbero rivolto gravi minacce al malcapitato, tra cui anche la mutilazione dei suoi arti con una mannaia, e calci e schiaffi con un manico di scopa.
Al termine delle attività investigative i carabinieri della Compagnia di Canicattì e della Stazione di Racalmuto hanno prelevato i responsabili dalle loro abitazioni, in esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento su richiesta della locale Procura della Repubblica.
L’autorità giudiziaria, concordando con gli esiti delle indagini effettuate dai carabinieri, ha disposto gli arresti domiciliari per 4 indagati, mentre ad altri 3 è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Racalmuto.
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