AGRIGENTO – I carabinieri delle Stazioni di Santo Stefano Quisquina e di Cianciana hanno denunciato in stato di libertà quattro giovani, tutti originari delle province di Siracusa e Catania.
I ragazzi sono indagati – in concorso tra loro – per due episodi di tentata truffa aggravata, messi in atto con il metodo del “sedicente carabiniere”.
Il finto carabiniere
Nel primo caso, avvenuto ad Alessandria della Rocca, due militari della stazione di Santo Stefano Quisquina, durante un servizio di controllo, hanno notato un’auto con a bordo due ragazzi aggirarsi nel centro abitato.
Fermati per un controllo, i giovani non avrebbero fornito spiegazioni valide sulla loro presenza nella zona. Le successive verifiche hanno permesso di scoprire che, poco prima, avevano tentato di truffare un’anziana donna residente ad Alessandria della Rocca, contattata telefonicamente da un falso carabiniere con la richiesta di consegnare denaro per ritirare un pacco.
Il secondo episodio di tentata truffa
Nel secondo episodio, verificatosi a Cianciana, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti su segnalazione di un cittadino che, intuendo il tentativo di raggiro, ha avvisato le forze dell’ordine. Poco dopo, i militari hanno intercettato nei pressi del paese un’altra auto sospetta con a bordo due giovani.
Anche in questo caso, gli accertamenti hanno confermato che i due si erano recati presso l’abitazione del segnalante con l’intento di attuare una truffa secondo lo stesso schema, cioè, la chiamata del finto carabiniere e la richiesta di un’immediata consegna.
Nei confronti dei quattro – due dei quali minorenni – è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Sciacca e a quella presso il tribunale per i minorenni di Palermo.
Le due operazioni confermano l’azione preventiva dell’arma sul territorio, soprattutto nelle zone interne della provincia, a tutela delle persone più vulnerabili, come gli anziani, spesso bersaglio di questo tipo di reati.
Note
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la posizione degli indagati non è definitivamente accertata e il successivo giudizio di merito servirà a verificare le eventuali effettive loro responsabilità.