A destare i primi sospetti sarebbe stata la telefonata della sorella della vittima che, all’arrivo dei sanitari del 118 non si trovava sul luogo dell’accaduto (nelle vicinanze della rotonda di Mollarella), circostanza quest’ultima che ha insospettito, e non poco, gli inquirenti.
In nottata sono anche stati sentiti la madre e il figlio e il quasi ventenne, messo “sotto torchio”, avrebbe confessato le proprie responsabilità indicando persino il luogo in cui aveva gettato la pistola, un canalone distante poco più di 30 metri dal luogo dell’omicidio.
Stando alle prime ricostruzioni madre e figlio avrebbero incontrato il congiunto davanti al cancello della casa di campagna di Marzullo, per discutere di questioni economiche.
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