Succede ad Agrigento e provincia: 7 novembre MATTINA

Succede ad Agrigento e provincia: 7 novembre MATTINA

AGRIGENTO – Ecco i fatti di cronaca più importanti di Agrigento e provincia.

  • Ieri sera i carabinieri della stazione di Ravanusa, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato Luigi Sciandrone di 56 anni, impiegato di Ravanusa, in quanto ritenuto responsabile del reato di tentato furto aggravato in abitazione. In particolare, i militari dell’arma, a seguito di una mirata attività d’indagine e nell’ambito di un servizio di contrasto ai reati contro il patrimonio, hanno sorpreso il 56enne ravanusano che, dopo essersi introdotto furtivamente all’interno dell’abitazione di proprietà di un anziano 87enne pensionato, approfittando delle precarie condizioni di salute della vittima, ha sottratto la somma di 100 euro in contanti, custodita all’interno di un mobile dell’abitazione. A quel punto i carabinieri sono intervenuti bloccando ed ammanettando il soggetto che è stato portato presso la caserma dei carabinieri di Ravenusa. La refurtiva è stata restituita al  legittimo proprietario. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari. In attesa dell’udienza di convalida resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
  • Ieri notte i carabinieri della stazione di Naro, nel corso di un servizio di controllo del territorio hanno arrestato Constantin Pinau di 35 anni, bracciante agricolo di nazionalità romena, domiciliato a Naro, poiché responsabile dei reati di minaccia, violenza, resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e maltrattamenti contro familiari e conviventi. In particolare, i militari dell’arma, a seguito di segnalazione telefonica, sono intervenuti per una lite in famiglia nel centro della città di Naro presso l’abitazione del bracciante agricolo romeno, dove l’hanno sorpreso in evidente stato di alterazione psicofisica conseguente all’abuso di sostanze alcooliche e per futili motivi legati a dissidi di natura familiare, nell’atto di aggredire fisicamente e maltrattare sua moglie, la quale non faceva ricorso a cure mediche. In tale contesto i carabinieri, nel tentativo di ricondurre alla calma il 35enne romeno, sono stati aggrediti da quest’ultimo che, senza ragionevole motivazione, si è scagliato nei loro confronti opponendo attiva resistenza e violenza fisica, ma è stato però immediatamente bloccato ed ammanettato. In seguito all’aggressione, un militare dell’arma è stato costretto a farsi medicare presso l’ospedale civile Barone Lombardo di Canicattì.
  • Ieri pomeriggio i carabinieri della stazione di Campobello di Licata, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà alla procura della repubblica di Agrigento R.F. di 30 anni, disoccupato di Melilli (SR), R.P., di 50 anni, disoccupato di Priolo Gargallo (SR) e S.G. di 54 anni, disoccupato di Siracusa, tutti già ben noti alle forze dell’ordine, poiché responsabili in concorso del reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci. In particolare, i militari dell’arma, nel corso di un servizio di perlustrazione, in seguito ad una segnalazione telefonica, hanno eseguito il controllo di alcuni soggetti che indossavano una pettorina catarifrangente, mentre ponevano in vendita in via Maresciallo G. Guazzelli, nel centro della cittadina di Campobello di Licata, vari kit multiuso di medicazione che riportavano distintivi e marchi palesemente contraffatti, Pertanto, la merce palesemente contraffatta è stata posta sotto sequestro dai carabinieri.

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