Succede ad Agrigento e provincia: 24 novembre MATTINA

Succede ad Agrigento e provincia: 24 novembre MATTINA

AGRIGENTO –  Ecco i fatti di cronaca più importanti di Agrigento e provincia: 

  • Ieri 23 novembre alle ore 16.30 circa, i militari della stazione dei carabinieri di Racalmuto, nel transitare in C.da Noce, giunti nei pressi di un immobile nato come struttura ricettiva di proprietà della Regione Sicilia, ma mai entrata in funzione, hanno notato alcuni soggetti all’interno che si affaccendavano con palanchini e tronchesi ad accatastare infissi e materiale vario in alluminio. Chiesti i rinforzi alla compagnia dei carabinieri di Canicattì, è stata cinturata la zona e pian piano i militari si sono avvicinati alla struttura e una vola giunti a poche decine di metri hanno potuto constatare che effettivamente i due soggetti, attrezzati con grimaldelli e palanchini, erano intenti a sezionare infissi ed altri parti in allumino presenti nella struttura per stoccarle sull’autovettura con cui erano giunti. I militari hanno chiesto ai due soggetti di alzare le mani, ed una volta bloccati venivano identificati in C.M. 51 enne e A.F.L.P. 58 enne entrambi censurati agrigentini, i quali condotti presso la locale stazione dei carabinieri e dopo tutti gli accertamenti sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di concorso in furto aggravato, danneggiamento e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, mentre per il solo C.M. l’aggravante della recidiva specifica ed infraquinquennale, in quanto già colpito in passato da sentenza di condanna definitiva. Terminati la stesura degli atti ed i rilievi dattiloscopici sono stati accompagnati presso le relative abitazioni, dove sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa celebrazione del rito direttissimo come disposto dall’autorità giudiziaria girgentina. 
  • Ieri 23 novembre, nel primo pomeriggio per V.L.M. 26enne, censurata canicattinese, l’ennesima tegola visto che si è vista recapitare dai carabinieri della stazione, un ordine  di esecuzione per la carcerazione emesso dalla corte di appello di Bologna. La giovane dovrà espiare la pena di anni 1, mesi 6 e giorni 4 di reclusione, per il reato di rapina in concorso con altro soggetto commesso a Langhirano (PR) il 2 maggio 2014 ai danni di una gioielleria. La ragazza è ora ristretta nella casa circondariale Petrusa di Agrigento.
  • Negli scorsi giorni, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sciacca hanno arrestato, in seguito all’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari disposta dal gip presso il tribunale di Sciacca, Marco Gambino di 29 anni e Marco Di Giovanna di 22 anni, entrambi pregiudicati saccensi, in quanto autori di un tentato furto aggravato in una nota tabaccheria del centro termale. L’episodio delittuoso, avvenuto lo scorso 28 febbraio, è stato scoperto da una pattuglia dei carabinieri che, intervenuta prontamente sui luoghi a seguito di una segnalazione di furto, è riuscita ad arrestare in flagranza di reato il pregiudicato Giorgio Italiano di 25 anni , sorprendendolo insieme ad alcuni uomini incappucciati che, alla vista delle forze dell’ordine, si sono dati alla fuga per le vie del centro storico. Gli accertamenti immediatamente eseguiti sul posto avevano consentito di appurare che il lucchetto della saracinesca dell’esercizio commerciale era già stato forzato, ma che i malviventi, a causa del pronto intervento dei militari, non hanno avuto il tempo di asportare alcun oggetto di valore. Il 27 ottobre scorso Giorgio Italiano è stato condannato in primo grado patteggiando la pena della reclusione di anni 1, mentre ieri, dopo un’attenta e minuziosa attività investigativa coordinata dal dottor Cristian Del Turco della procura della repubblica di Sciacca, i carabinieri hanno individuato ed arrestato i due complici Marco Gambino e Marco Di Giovanna. L’attività si inquadra in un più ampia cornice si sicurezza a livello provinciale, al fine di prevenire e reprimere i reati di natura predatoria, che maggiormente incidono sulla sicurezza percepita dei cittadini.