Arrivano ulteriori chiarimenti dal Viminale ai Prefetti riguardo la Fase 2, che in questi giorni ha suscitato diversi dubbi, nonostante la pubblicazione delle FAQ nel sito del Governo.
La circolare in questione chiarisce i dubbi relativi a numerose questioni spinose. Prima fra tutte quella relativa agli spostamenti, dove viene sottolineato che “si considerano necessari, e pertanto giustificati, gli spostamenti per incontrare i congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e di distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano usate protezioni per le vie respiratorie“.
Leggendo tali chiarimenti si apre però il “vaso di pandora” relativo all’espressione congiunti e al suo significato. Il Governo, nella circolare, chiarisce che si possono ritenere congiunti “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e degli affetti“.
La circolare chiarisce inoltre che vi è il divieto per “le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero di salute. In ogni caso è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione residenza. Pertanto, una volta che si è fatto rientro, non saranno consentiti spostamenti fuori dalla regione in cui ci si trova, salvo non ricorrano motivi legittimi (esigenze lavorative e di assoluta urgenza)“.
Secondo tale ordinanza, inoltre, non si fa accenno a un nuovo modello di autocertificazione. Il Governo ha anche specificato che “le circostanze giustificative di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, possono essere forniti nelle forme e nelle modalità consentite. La giustificazione per motivi di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (ad es. tesserini) idonea a dimostrare la condizione corretta“.
Altra questione riguarda lo svolgimento di commemorazioni funebri. La circolare chiarisce che si “consente lo svolgimento di funzioni funebri con l’esclusiva partecipazione dei congiunti e, comunque, fino a un massimo di 15 persone“.
Ulteriore chiarimento anche per attività motoria e sportiva: “Sulla base di una lettura sistemica delle varie disposizioni, suffragata da un orientamento condiviso in sede interministeriale, si ritiene sia comunque consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento“.
In questi giorni, però, sono stati in molti a chiedersi come si svolgerà la Fase 2 per i cantieri. Sul sito del Governo viene spiegato che i cantieri rimarranno aperti e precisano che “l’allegato 3 al Dpcm del 26 aprile 2020 richiama la categoria ‘ingegneria civile‘, identificata con il codice Ateco 42 all’interno della quale rientrano, a titolo esemplificativo, le attività costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali, costruzione di linee ferroviarie e metropolitane, costruzione di ponti e gallerie, costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi, costruzione di opere di pubblica utilità per l’energia elettrica e le telecomunicazioni, le costruzione di opere idrauliche e il completamento di alloggi popolari. Il 24 aprile 2020 il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha condiviso con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Anci, Upi, Anas S.p.a., R.F.I., ANCE, Alleanza delle cooperative, Feneal-Uil, Filca-CISL e Fillea-CGIL un apposito protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri edili, costituente l’Allegato 7 al Dpcm“.
In tale protocollo vi sono le seguenti disposizioni:
Immagine di repertorio
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