Soprintendente ai Beni Culturali Caruso nell’occhio del ciclone: stalking a sfondo sessuale su una dipendente

Soprintendente ai Beni Culturali Caruso nell’occhio del ciclone: stalking a sfondo sessuale su una dipendente

AGRIGENTO – Dopo due opposizioni formulate nel 2016 dall’avvocato Arnaldo Faro contro due richieste di archiviazione formulate dalla procura agrigentina, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento aveva ordinato, nell’ottobre di quell’anno, l’imputazione coatta per Vincenzo Caruso, ex dirigente della Biblioteca Museo “Luigi Pirandello” di Agrigento e nel frattempo nominato Soprintendente ai Beni Culturali di Caltanissetta.

Caruso, oggi di 62 anni, è infatti accusato di stalking a sfondo sessuale nei confronti di una sua impiegata.

L’imputazione era stata decretata la prima volta proprio nel 2016 quando l’uomo era stato accusato di stalking nei confronti di una donna, Maria Filiomena Lauricella, sua dipendente. Secondo la Procura e grazie ad alcune intercettazioni, Caruso – difeso dagli avvocati Vincenzo Caponnetto e Walter Tesauro – avrebbe fatto alla donna vari apprezzamenti a sfondo erotico e avuto con lei atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro “finalizzati ad avere rapporti sessuali”.

Lo scorso 8 febbraio, durante l’udienza preliminare, il pubblico ministero Antonella Pandolfi ha contestato nuovi atti persecutori ai danni dell’impiegata. In particolare è stato aggiunto l’episodio di un presunto pedinamento che Caruso avrebbe fatto alla donna una mattina, quando stava andando al lavoro dopo avere ottenuto il trasferimento in un altro ufficio della Regione proprio per fuggire – sostiene l’accusa – alle esasperate attenzioni del dirigente.

Oggi il giudice per le udienze preliminari di Agrigento, Alfonso Malato, ha rinviato a giudizio l’ex direttore del museo “Luigi Pirandello”.