RIBERA – È ancora emergenza idrica nelle città siciliane: la siccità “sta mettendo in ginocchio” l’agricoltura, motivo per cui sarebbe necessaria un’irrigazione di soccorso. “Siamo disperati, le nostre piante rischiano di morire“: queste le amare parole di Leonardo D’Angelo, a capo dell’associazione Liberi Agricoltori di Ribera.
D’Angelo è tra i promotori di un’assemblea di produttori che si è riunita nell’oratorio della chiesa di San Giovanni Bosco per fare il punto sulle preoccupazioni del mondo agricolo in seguito alla mancata concessione di una nuova irrigazione di soccorso da parte della cabina di regia regionale.
Assemblea di agricoltori a Ribera sull’emergenza idrica
Sono almeno 500 gli imprenditori agricoli che hanno preso parte all’assemblea. Questa si è svolta alla presenza dei sindaci e di alcuni deputati regionali eletti in provincia di Agrigento.
Per il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro “la richiesta degli agricoltori di ottenere almeno una parte dell’acqua della diga Castello è non solo legittima ma urgente”. “La situazione per i nostri agrumeti è drammatica, occorre una soluzione urgente”, aggiunge il capogruppo della Dc a Sala d’Ercole Carmelo Pace.
La deputata La Rocca Ruvolo all’Ars: “Stiamo facendo di tutto”
Parole di solidarietà anche da parte della parlamentare regionale di Forza Italia Margherita La Rocca Ruvolo, spiegando come il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina stia “facendo di tutto per capire come e dove trovare i volumi d’acqua necessari per il comprensorio di Ribera”.
E ancora, “mi auguro che la cabina di regia, che si riunirà lunedì prossimo, dia parere positivo per una terza irrigazione di soccorso in modo da consentire agli agricoltori di salvare le piante e il raccolto. Se lunedì la cabina di regia non darà un parere positivo per la terza irrigazione di soccorso, gli agricoltori, che hanno il mio sostegno e la mia solidarietà per il drammatico momento che stanno vivendo, hanno deciso ieri in un’assemblea a Ribera di manifestare davanti al Palazzo d’Orleans per chiedere l’intervento del presidente Schifani”, conclude.