Si apre a Taormina il vertice G7 e non sarà una passeggiata fra leader

Si apre a Taormina il vertice G7 e non sarà una passeggiata fra leader

TAORMINA – Il conto alla rovescia è terminato e adesso si entra nel vivo. L’atmosfera che si respira a Taormina è quasi surreale. Le imponenti misure di sicurezza messe in campo già da diversi giorni, adesso più che mai, fanno respirare un’aria da film d’azione. Pur essendo discreti e accettabili i controlli, soprattutto se si considera che nella perla dello Jonio sono presenti gli uomini più potenti della terra.

E sono loro che tra poco, al Teatro Greco, si incontreranno per la prima foto di famiglia di questo G7 siciliano dando vita, prima, alla cerimonia di inaugurazione della due giorni isolana.

Non sarà una passeggiata. I temi in agenda sono di rilevante importanza e non prospettano, nella maggior parte dei casi, grandi convergenze. Dal terrorismo ai migranti, dal clima al commercio, passando per l’Africa e le sue problematiche. Maggiore unità di intenti sembra, dalle prime voci, debba trovarsi sull’argomento terrorismo mentre divisioni evidenti fra la coalizione europea e la “nuova” America di Donald Trump ci saranno certamente su clima e commercio.

A fare gli onori di casa è stato ovviamente il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al suo primo vertice G7 da primo ministro. In un videomessaggio, il premier ha ammesso che “non sarà un confronto semplice” aggiungendo, tuttavia, con ferma speranza, che comunque “lo spirito di Taormina ci può aiutare nella direzione giusta e per tale motivo a questo G7 chiediamo risultati – ha detto il premier italiano -. La straordinaria storia e bellezza che ci circonda – ha continuato Gentiloni – credo possa dare un contributo molto importante ai leader del G7 e aiutare la comunità internazionale a dare risposte ai cittadini: sul terrorismo e sicurezza faremo una dichiarazione importante“. Poi il premier ha sottolineato che “si affronteranno i temi del cambiamento climatico, dei grandi flussi migratori e del commercio mondiale dal quale dipendono tanti posti di commercio nel mondo“.

Oltre, come detto che per Gentiloni, il vertice di Taormina rappresenterà la prima uscita da leader al G7 anche per i suoi colleghi Theresa May e Emmanuel Macron e per il presidente americano Donald Trump.

A palesare le difficoltà di un vertice per nulla in discesa sono anche gli altri leader che partecipano al G7 di Taormina. In una conferenza stampa all’inizio dei lavori, stamattina, prima ancora della cerimonia di inaugurazione al Teatro Greco, ha parlato il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che senza difficoltà ha ammesso che quello che si apre oggi “Non c’è dubbio che è il più difficile dei G7. Tuttavia, la Ue farà di tutto per un’accordo e lavorerà per l’unità. Aspetto che il G7 mostri unità sull’Ucraina – ha detto ancora Tusk prima dell’avvio del G7 – e che le sanzioni alla Russia siano confermate fino alla completa applicazione degli accordi di Minsk”.

G7 Conferenza

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Fra i temi trattati, nella stessa conferenza di pochi minuti fa dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sono spiccati quelli relativi al clima. “L’accordo di Parigi è da applicare interamente”, ha detto  Jean-Claude Juncker rispondendo in merito alle differenze fra Usa ed Europa sul cambiamento climatico al G7.

Insomma, le premesse sono quelle di avviare rapporti proficui con tanta buona volontà, ma gli interessi che si andranno a toccare, quasi certamente, saranno gli scogli maggiori da superare, pur nella consapevolezza che gli occhi del mondo sono puntati sui 7 potenti di turno.