Sequestrati beni per 600mila euro a pregiudicato di Canicattì: viveva abitualmente di proventi illeciti

Sequestrati beni per 600mila euro a pregiudicato di Canicattì: viveva abitualmente di proventi illeciti

AGRIGENTO – La Polizia di Stato ha eseguito un sequestro di beni per un valore complessivo di 600mila euro nei confronti di un pregiudicato cinquantenne di Canicattì e del suo nucleo familiare. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta avanzata dal Questore di Agrigento Tommaso Palumbo.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, era stato sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno dal 1998 per reati contro il patrimonio. Nel 2004 è stato condannato in via definitiva per riciclaggio e, più recentemente, nel 2018 è stato arrestato per tentata estorsione aggravata e spaccio di stupefacenti, in concorso con un esponente della Stidda, organizzazione mafiosa attiva nel territorio agrigentino. La condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione è stata confermata in appello nel novembre 2024.

Gli investigatori della Divisione Polizia Anticrimine, analizzando un ampio arco temporale, hanno rilevato una forte sproporzione tra i redditi dichiarati e il tenore di vita del soggetto e dei suoi familiari, ritenendo che vivesse stabilmente con proventi di attività illecite.

Il sequestro ha riguardato un intero compendio aziendale, 15 veicoli, 4 terreni, un motore per imbarcazione e diversi rapporti finanziari.

La misura è finalizzata alla successiva confisca definitiva dei beni e rientra nell’ambito delle azioni di contrasto alla criminalità organizzata e al riciclaggio di denaro, con l’obiettivo di privare i soggetti socialmente pericolosi delle risorse economiche accumulate illegalmente.