Rush finale per il Carnevale di Sicilia (maltempo permettendo)

Rush finale per il Carnevale di Sicilia (maltempo permettendo)

CATANIA – Siamo ormai giunti alle porte del “martedì grasso”, l’epilogo di una delle feste più sentite in tutto il territorio siculo: il Carnevale.

In quella che potrebbe essere definita la festa più colorata, divertente e folle dell’anno, sono state molteplici le piazze siciliane che, da Acireale a Trapani, hanno reso omaggio a “Re Carnevale”, e la cui tradizione è antica nel tempo.

Enorme successo, come ogni anno, per il “più bel Carnevale di Sicilia”, il carnevale di Acireale, teatro delle meraviglie: maschere, coriandoli, luci, fiori, musica e soprattutto tanto calore umano.  È del 1594 il documento più antico sul Carnevale acese, durante il quale vi era l’abitudine di giocare tirando arance e limoni. Oggi, (fortunatamente) la programmazione è cambiata. Infatti, in questi giorni, le stupende vie e piazze del centro storico di Acireale sono state, e ancora saranno, una splendida cornice per uno spettacolo che ha messo in mostra la sopraffina abilità, arguzia e fantasia, dei maestri artigiani acesi.

Purtroppo, però, a causa del maltempo che si prepara a funestare la provincia etnea, il gran finale del “Più bel carnevale di Sicilia” slitterà a sabato 21 e a domenica 22 febbraio; decisione, presa di comune accordo, dal sindaco acese, dal presidente della fondazione del carnevale e dal direttore organizzativo, sostenuti dalla Polizia Municipale e dalla Protezione Civile. Nella giornata di sabato 21, si terrà, al palazzo del turismo di Acireale, l’ormai tradizionale lotteria di Carnevale, una tradizione che va avanti dal 1996; invece, domenica 22, la festa continuerà con un tuffo nel passato. Alle 17.00 le auto d’epoca in fiore apriranno la parata. La suggestiva sfilata richiamerà l’origine dei carri infiorati, peculiarità del Carnevale acese, e sarà curata dalla Scuderia Galatea. Le auto d’epoca si muoveranno nel centro storico insieme con i carri infiorati, i gruppi mascherati, le bande musicali, le majorettes e gli sbandieratori. In piazza Duomo alle 20.30 si esibiranno gli Experimenta band. Poi le ultime sfilate e la premiazione per i carri più belli.

Grande successo anche per il carnevale di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, oggi patrimonio dell’Unesco, dove, fino agli anni sessanta si approntavano nelle due piazze principali i veglioni (i vagliuna) con i botteghini, dove si giocava al “sottonovanta” e dove si danzava. Oggi, tra la sagra della salsiccia e la degustazione dei famosi “cavatieddi”, si balla in piazza e nei locali notturni, in attesa delle grandi sfilate di carri allegorici e maschere della tradizione iblea, come quelle dei “cutturi”, che effettueranno il loro giro conclusivo martedì 17 febbraio.

Ad essere ancora protagonista sono i comuni della provincia catanese per cui il Carnevale, ogni anno, è sentito quasi come una competizione tra i vari comuni. Nella terra del pistacchio, Bronte, ad esempio,  un tempo sfilavano i “Laddatori”, ovvero le maschere locali che rappresentavano le classi più povere della città, mentre oggi ritroviamo per le vie della città i carri ed i gruppi mascherati.

A Paternò, invece, in questi giorni, centinaia di persone hanno affollato le strade del centro, per assistere, dopo quattro anni di assenza, alla sfilata dei grandi carri allegorici e dei gruppi in maschera. Il corteo, partito nel pomeriggio, da Villa Moncada, per poi percorrere tutta via Vittorio Emanuele fino a piazza Indipendenza, si è unito ad un grande pubblico, che si è poi radunato davanti al palco sul quale si sono esibiti comici e cantanti locali, per concludere la serata con la discoteca sotto le stelle. Nella provincia etnea, la festa ricomincerà già domani, per la celebrazione del martedì grasso quando in attesa dell’evento serale che vedrà come protagonista il comico David Simone Vinci, gli avventori potranno assistere, nuovamente, alla sfilata dei carri allegorici.

In provincia di Messina, invece, la più contagiata dall’euforia carnevalesca è la nobilissima Taormina. Durante questi giorni di “ordinaria follia”, infatti, si sono svolti festeggiamenti in maschera per le splendide vie della città, sfilate di carri allegorici e, nella giornata di domani sera, nella piazza del centro turistico, appuntamento con balli, gare canore e giochi.

Termini Imerese, in provincia di Palermo, presenta, invece, uno degli eventi più caratteristici del Carnevale di Sicilia; tra serate danzanti e intrattenimenti, si potrà assistere, nella giornata di domani, al rogo dei due fantocci del “nannu” e della “nanna”, che concludono simbolicamente la festa.

Nell’Agrigentino, a farla ” da padrone” è, invece, il Carnevale di Sciacca. Di origini antiche, risalenti al 1800, oggi è famoso per la realizzazione dei carri e delle maschere allegoriche, la cui sfilata è iniziata sabato 14 febbraio e finirà domani, durante la celebrazione del martedì grasso. Come ogni anno, sono stati coinvolti artigiani, scultori ed architetti.