Rissa all’interno del penitenziario di Sciacca: la denuncia dei sindacati

SCIACCA – Nel pomeriggio di domenica all’interno della sezione del penitenziario di Sciacca (AG), il personale di Polizia Penitenziaria durante una regolare attività di immissione ai passeggi, è stato aggredito senza una motivazione comprensibile che potesse scatenare tanta ira. Pare che precedentemente ci sia stata una rissa tra detenuti extracomunitari e il detenuto che si è macchiato di questa vile aggressione, soggetto psichiatrico, chiedeva insistentemente di andare al passeggio e, all’atto della sua apertura, si è scagliato contro il poliziotto penitenziario.

L’aggressione ha visto coinvolta unità di Polizia Penitenziaria e, grazie all’immediato intervento di altri colleghi, i danni sono stati limitati.

“All’unità di Polizia Penitenziaria sono stati dati immediati soccorsi allinterno della casa circondariale ma, comunque, ha dovuto ricorrere ai sanitari delle strutture ospedaliere esterne. In quest’ultimo periodo nel penitenziario saccense – dice Rosario Mario Di Prima, coordinatore Nazionale del SiNAPPe –, i detenuti continuano a essere insofferenti verso le regole e il personale di Polizia Penitenziaria e vi è un numero elevato di soggetto psichiatrici e difficili per la struttura di piccolissime dimensioni”.

“Nella giornata di domenica 3 gennaio – conclude Di Prima –, è scoppiata una rissa tra detenuti extracomunitari ed è stato necessario far intervenire tutto il personale di Polizia Penitenziaria libero dal servizio, che con grande senso di responsabilità si è recato immediatamente nella casa circondariale e, grazie all’intervento del personale, è stato possibile sedare la rissa e riportare l’ordine nel penitenziario saccense. Sempre più sono i casi di inobbedienza alle regole all’Ordinamento Penitenziario e alla vita all’interno dell’Istituto di Pena. Purtroppo, la violenza inaudita del detenuto, ha costretto l’Agente Scelto del Corpo di Polizia Penitenziaria di Sciacca a ricorrere alle cure Sanitarie, nella speranza che non vi siano gravi conseguenze per la salute, comunque con 7 giorni di prognosi per trauma cranico.

La situazione presso la Casa Circondariale di Sciacca è diventata difficile sia per gli organici, in grave sofferenza rispetto alle reali necessità, afferma ancora Di Prima, oltre che per le difficili condizione lavorativa che si sono venuti a determinare con l’assegnazione di detenuti difficili. A tal proposito è stato chiesto un immediato intervento da parte del Capo del Dipartimento il quale, grazie alle nostre sollecitazioni, sarà in Sicilia per incontrare le organizzazioni sindacali sull’annosa questione siciliana. Il SiNAPPe formula gli auguri di pronta guarigione al poliziotto che ha dovuto fare ricorso alle cure sanitarie e un ringraziamento al personale di Polizia Penitenziaria che, libero dal servizio, ha risposto immediatamente al richiamo in servizio per ragioni di ordine e sicurezza”.

Immagine di repertorio

Redazione

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