AGRIGENTO – Nella serata del 20 agosto la polizia, con il diretto coordinamento del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha arrestato sei cittadini tunisini giunti a Lampedusa in violazione della vigente normativa in materia di immigrazione, anche alla luce delle novelle apportate dal decreto sicurezza bis.
L’indagine lampo, avviata dalla Procura e delegata alla locale Squadra Mobile, subito dopo lo sbarco dei predetti migranti, ha consentito di accertare che due di essi erano rientrati nel territorio nazionale prima dei previsti 3 anni dal loro rimpatrio, in quanto già destinatari, due di un decreto di espulsione e quattro in forza di un provvedimento di respingimento.
Ciò in base alle ultime modifiche normative, contenute nel citato decreto sicurezza bis, che estendono i casi di arresto anche ai respingimenti e non soltanto alle espulsioni.
È quanto emerge dalla scrupolosa analisi condotta dai poliziotti della Mobile, i quali sono riusciti ad accertare la condotta delittuosa degli indagati e ad arrestarli.
È stato appurato che uno degli odierni arrestati era stato rimpatriato all’inizio del mese di agosto e, malgrado ciò, pochi giorni dopo aver raggiunto il suo Paese, era salito nuovamente a bordo di un’imbarcazione per dirigersi, ancora una volta, verso le coste lampedusane.
Rimane sempre alta l’attenzione della polizia sul fenomeno dell’immigrazione clandestina, attraverso una mirata attività di contrasto dei trafficanti di essere umani e di monitoraggio del flusso migratorio in un’ottica di prevenzione antiterrorismo e sempre con il coordinamento della Procura.
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