AGRIGENTO – A partire da domani, giovedì 1° giugno, riaprirà gratuitamente al pubblico la villa romana di Durrueli a Realmonte (Agrigento). La struttura marittima risale al primo secolo dopo Cristo. Situata alla foce del fiume Cottone, a poche centinaia di metri dalla Scala dei Turchi, i resti archeologici della villa sono stati resi accessibili grazie ai lavori di recupero finanziati dal Parco Archeologico Valle dei Templi.
All’apertura al pubblico del sito archeologico di oggi erano presenti l’archeologa del Parco, Maria Serena Rizzo, il sindaco di Realmonte, Santina Lattuca, il presidente del consiglio del Parco, Giovanni Crisostomo Nucera, e il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta.
Le dichiarazioni dell’assessore ai Beni culturali
L’assessore ai Beni Culturali, Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di questa riapertura per la provincia di Agrigento, poiché arricchisce e valorizza il percorso che è stato avviato per promuovere un territorio che offre gioielli unici. La meravigliosa villa di età imperiale è stata restituita agli abitanti di Agrigento, rendendola accessibile ai visitatori. L’obiettivo è stimolare ulteriormente il turismo e i beni culturali, e migliorare l’offerta in modo che Agrigento possa aspirare a diventare la Capitale della cultura. In collaborazione con il governo Schifani, si sta lavorando alla costituzione di un protocollo d’intesa per consentire ai visitatori di accedere contemporaneamente sia alla villa romana di Realmonte sia alla Scala dei Turchi, mediante un biglietto integrato.
Da venerdì visite guidate
A partire dal prossimo venerdì, saranno disponibili visite didattiche condotte dagli archeologi di CoopCulture (2, 9, 16, 23 e 30 giugno). Ci saranno tre turni alle 10, alle 11 e alle 12, e ogni turno potrà ospitare 25 persone. Il costo del biglietto sarà di 5 euro. Durante il percorso “La villa romana di Punta Grande, tra natura e archeologia”, della durata di circa un’ora, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire un contesto archeologico unico nel suo genere, caratterizzato da cortili colonnati, pavimenti musivi e strutture termali costruite in riva al mare.
Cosa prevede il nuovo accordo
È stata resa nota negli ultimi giorni una nuova convenzione tra il Parco di Agrigento e il Comune di Realmonte per creare un percorso di visita unico che includa sia i mosaici e le terme della domus di Durrueli sia la famosa Scala dei Turchi.
“Il Parco non gestirà l’intera Scala dei Turchi”
Il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, ha chiarito che l’accordo annunciato tra il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, la Regione Siciliana e il Comune di Realmonte riguarda esclusivamente la zona demaniale e non l’area di competenza privata della Scala dei Turchi.
Il direttore ha dichiarato che il Parco ha accolto favorevolmente la proposta di gestire il sito attraverso un accesso contingentato e controllato, al fine di porre fine a un uso improprio della Scala dei Turchi. In collaborazione con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, è stata presa in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto unico che includa un percorso congiunto di visita guidata dalla Villa Romana alla Scala dei Turchi. L’obiettivo è offrire ai visitatori provenienti da tutto il mondo l’opportunità di ammirare una parte significativa delle bellezze di Agrigento attraverso un accordo che rispetti i vincoli, i limiti e le possibilità del luogo.
Tuttavia, è importante sottolineare che il Parco non gestirà l’intera Scala dei Turchi, ma si occuperà solo dell’area demaniale (circa 1.800 metri quadrati) delimitata da un decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente (numero 35 del 23 gennaio 2021). Questa area confina con il mare ed è di proprietà pubblica, non privata. La concessione decennale di gestione di questa area è stata affidata al Comune a partire da luglio dello scorso anno, con la possibilità di rinnovo per ulteriori dieci anni.
L’assessore Scarpinato sottolinea che questo approccio rispetta le norme, le regole e le proprietà altrui, ponendo al centro la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei beni paesaggistici. L’obiettivo del processo sarà garantire un uso ragionevole del luogo, assicurando la sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in una collaborazione totale tra l’amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, al fine di consentire l’utilizzo di un’area di grande interesse culturale e paesaggistico.