Processo Paolo Greco, testimoniano gli agenti: “Ha puntato la pistola contro di noi”

Processo Paolo Greco, testimoniano gli agenti: “Ha puntato la pistola contro di noi”

LICATA – Nuova udienza del processo a carico del 22enne  Paolo Greco, che nel mese di marzo scorso, è stato arrestato perché ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio plurimo.

Nella notte tra l’8 e il 9 , il  giovane, mentre i poliziotti stavano svolgendo il servizio in via Gela, armato di pistola e con il volto coperto da un passamontagna, ha sparato diversi colpi in rapida successione che fortunatamente non hanno colpito alcuno dei presenti.

L’immediato intervento del personale di polizia ha interrotto l’azione del malvivente, facendolo fuggire; una fuga che, tuttavia, è durata soltanto pochi minuti, poiché, a seguito di serrate ricerche nella zona, il soggetto è stato immediatamente rintracciato dai poliziotti, che lo hanno riconosciuto dalle sue fattezze fisiche e dai peculiari indumenti indossati al momento della commissione del fatto. Infatti, le successive indagini hanno consentito di rinvenire anche un passamontagna e una pistola scacciacani (opportunamente modificata al fine di esplodere pallini d’acciaio), utilizzati dal malvivente per commettere il reato.

Questa mattina, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, tre agenti di polizia sono stati chiamati a testimoniare: i tre poliziotti avrebbero dichiarato che l’imputato ha puntato la pistola proprio contro di loro.

Greco, insieme al padre Nino, sarebbe poi stato fermato con le accuse di usura ed estorsione in un’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Durante l’udienza, l‘imputato ha dichiarato di non avere nulla a che fare col caso. Il prossimo appuntamento in aula sarà il 4 marzo.

Immagine di repertorio