Cronaca

Prende di mira i commercianti locali ma viene “immortalato” dalle telecamere, 42enne pregiudicato ai domiciliari

AGRIGENTO – Nella mattinata odierna, 5 novembre i carabinieri della Tenenza di Favara hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Agrigento – Ufficio GIP – nei confronti di un 42enne pregiudicato, ritenuto responsabile di due rapine a mano armata messe a segno ai danni del supermercato denominato R-7 Sisa di via Cicchillo a Favara.

Le rapine risalgono al mese di maggio e giugno dello scorso anno. Il rapinatore è stato immortalato, dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, durante le fasi del delitto, quando con volto travisato e pistola in pugno minacciava la cassiera di turno intimandole di consegnare l’incasso.

Nella rapina di giugno il bottino è stato quantificato in circa 250 euro. In una circostanza l’indagato, subito dopo il colpo si è recato in un pusher di Favara per acquistare della sostanza stupefacente, soggetto quest’ultimo monitorato in un altro procedimento penale mediante un sistema di videoriprese, per cui è stato perfettamente riconosciuto dai militari di Favara che hanno avuto modo anche di prendere il numero di targa dell’autovettura a lui in uso e rilevatasi la stessa utilizzata per la fuga dopo le rapine, come riscontrato dall’analisi dei sistemi di video sorveglianza individuati nel tragitto.

Nel corso dei relativi sopralluoghi, effettuati sulle scene del reato nell’immediatezza dei fatti, i carabinieri hanno ritrovato poco distante dall’obiettivo rapinato, gli indumenti utilizzati dal rapinatore, che sono stati inviati al RIS di Messina per l’estrapolazione dei profili genetici di DNA presenti sui tessuti. Accertamento questo risultato decisivo in quanto, confrontati con quelli del sospettato, hanno evidenziato una perfetta corrispondenza.

Ulteriori riscontri probatori sono scaturiti dalle perquisizioni domiciliari eseguite nel corso dell’indagine presso l’abitazione dell’indagato che hanno consentito di sequestrare 3 pistole a salve prive del tappo rosso e perfettamente compatibili con l’arma utilizzata durante le rapine e 4 silenziatori per pistola. Oltre alle armi è stato rinvenuto il relativo munizionamento, costituito da 50 cartucce di diverso calibro. Il tutto illegalmente detenuto.

Sulla scorta di un quadro probatorio assolutamente univoco e concordante, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico a carico del 42enne ritenuto responsabile di due episodi di rapina aggravata.

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Tag: Agrigento Arresti Arresti domiciliari Carabinieri cartucce DNA Favara Militari Notizie Agrigento Pistole Pistole a Salve Ris RIS di Messina Telecamere Videosorveglianza

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