LICATA – Agenti e ufficiali di P.G. del Commissariato di P.S. di Licata, nella mattina del 26 maggio, nell’ambito di attività investigativa mirata alla prevenzione e repressione dei reati concernenti le armi e munizioni illegalmente detenuti, hanno proceduto con l’arresto di A.A., classe ’74, con precedenti, poiché colto in flagranza del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo (rivoltella con tamburo a sei colpi) e 6 cartucce inesplose con ogiva camiciata calibro 9×19 (cartucce in dotazione alle forze di polizia).
Nello specifico, la rivoltella è stata rinvenuta nel corso di una perquisizione locale ex art. 41 TULPS. Questa è stata ritrovata in un anfratto ricavato tra le pietre all’interno della casa rurale dell’uomo, sotto una vasca idrica in fibra cemento priva di acqua ed attigua alla porta di ingresso del predetto immobile, appoggiata e cementata su due grosse pietre.
La pistola (con tamburo a sei colpi) era avvolta in un panno e posta vicino a 6 cartucce calibro 9×19 avvolte in un fazzolettino di carta, a sua volta racchiuso con carta alluminio da cucina, il tutto riposto all’interno di un sacchetto di plastica protetto da un panno.
Attesa la flagranza di reato di detenzione illegale di munizionamento e arma da sparo e la gravità dell’evento, gli uomini del Commissariato hanno proceduto con l’arresto dell’uomo.
Dopo gli accertamenti di rito, l’arrestato, per disposizione del sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Agrigento, dott.ssa Gloria Andreoli, è stato accompagnato presso l’abitazione della madre, ove permarrà agli arresti domiciliari.



