Papa Leone XIV “presto a Lampedusa”: il suo annuncio tramite videomessaggio

Papa Leone XIV “presto a Lampedusa”: il suo annuncio tramite videomessaggio

LAMPEDUSA – Papa Leone XIV farà visita a Lampedusa. Ad annunciarlo è stato lui stesso, tramite un video messaggio registrato in Vaticano.

L’intervento del Pontefice si colloca nel mezzo della presentazione della candidatura a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco del progetto “Gesti di accoglienza”.

Dopo aver salutato i cittadini con un “O’scià!”, il Papa ha ricordato il viaggio del suo predecessore Francesco “quando venne tra di voi: fu il suo primo viaggio”.

A seguito dei saluti iniziali del video messaggio, l’annuncio di Leone XIV: “Oggi a distanza, ma spero presto in presenza, di persona”, ha detto il Pontefice. “Tante vittime (e fra loro quante madri, e quanti bambini!) dalle profondità del Mare nostrum gridano non solo al cielo, ma ai nostri cuori. Parecchi fratelli e sorelle migranti sono stati sepolti a Lampedusa, e riposano nella terra come semi da cui vuole germogliare un mondo nuovo. Non mancano, grazie a Dio, migliaia di volti e di nomi di persone che vivono oggi una vita migliore e non dimenticheranno mai la vostra carità. Molti di loro sono diventati a loro volta operatori di giustizia e di pace, perché il bene è contagioso”.

Poi il ringraziamento a chi lavora ogni giorno per garantire ai migranti un’accoglienza degna di questo nome: “Il mio grazie, che è il grazie di tutta la Chiesa per la vostra testimonianza, prolunga e rinnova quello di Papa Francesco. Grazie ad associazioni, volontari, sindaci, amministrazioni che nel tempo si sono succeduti; sacerdoti, medici, forze di sicurezza e tutti coloro che, spesso invisibilmente, hanno mostrato e mostrano il sorriso e l’attenzione di un volto umano a persone sopravvissute nel loro viaggio disperato di speranza. Voi siete un baluardo di quell’umanità che le ragioni gridate, le paure ataviche e i provvedimenti ingiusti tendono a incrinare. Non c’è giustizia senza compassione, non c’è legittimità senza ascolto del dolore altrui”, ha concluso.