RIBERA – Gli artificieri dello Sdai, Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi, della Marina Militare hanno fatto brillare, al largo in mare aperto, un ordigno della seconda guerra mondiale, seguendo l’intervento di identificazione richiesto dalla Prefettura di Agrigento.
A fare la segnalazione alle istituzioni, Mimmo Macaluso che l’ha individuata nel mare di Seccagrande, frazione di Ribera, a qualche centinaio di metri dalla spiaggia.
Si tratta di una mina antinave modello EMC, di fabbricazione tedesca, un metro di diametro e 300 chili di tritolo, fatta brillare a 4 miglia dalla costa, in una zona di sicurezza sulla quale hanno svolto servizio di pattugliamento le motovedette della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto Empedocle.
La squadra del gruppo operativo subacquei del comando Comsubin distaccata al nucleo Sdai di Augusta che, al comando del tenente di vascello Marco Presti ha eseguito l’operazione, composta da 6 militari, 5 palombari e un assistente sanitario.
Prelevata la bomba dal fondale di 5 metri, coperta alghe ed identificata, è stata trascinata con il gommone della Marina Militare ad oltre 7 chilometri e fatta brillare, creando un fungo d’acqua che, alto circa 100 metri, si è visto dalla spiaggia.
Il sindaco Matteo Ruvolo, al rientro dei militari, ha assegnato una pergamena al gruppo Sdai e al subacqueo Mimmo Macaluso per avere eliminato il pericolo dal litorale.
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