CALTAGIRONE – Il 23 agosto 2017, alle ore 08,30 circa, in un fondo agricolo di sua proprietà, è stato rinvenuto il cadavere del 58enne Francesco Calcagno, ferito da alcuni colpi d’arma da fuoco.
La vittima era già stata coinvolta nell’ottobre dello scorso anno in una sparatoria. I fatti erano accaduti all’interno del “Caffé Europa” di Palagonia, dove ha trovato la morte il 55enne consigliere comunale Marco Leonardo.
Dopo aver scontato un periodo di detenzione in carcere ed un altro di detenzione domiciliare in una località del nord Italia, l’uomo era tornato in libertà e si trovava a Palagonia in attesa del giudizio che si sarebbe dovuto svolgere a breve.
Le indagini, immediatamente avviate dall’Arma senza trascurare alcuna ipotesi, partivano dai fotogrammi recuperati dalle videocamere di sorveglianza installate nella proprietà del Calcagno, che avevano ripreso alcune parti salienti dell’omicidio.
Inizialmente i militari hanno incontrato degli ostacoli nel identificare l’uomo, autore del delitto. Così, con il consenso della Procura di Caltagirone, sono stati coinvolti i media e diffusa una sequenza del video di sorveglianza per scoprire la sua identità.
Immediatamente, i militari hanno avuto dei riscontri positivi. Tante sono state le segnalazioni, ma in particolare una che ha segnato la svolta nelle indagini per dare un nome all’assassino.
E’ stato così identificato un residente di Agrigento e ,dopo gli approfondimenti sulla personalità del soggetto, i militari hanno capito di essere sulla pista giusta.
Luigi Cassaro, pregiudicato 49enne, è stato fermato per il delitto di Calcagno. A confermare le ipotesi, il riscontro del DNA rinvenuto sulla scena del crimine compatibile con quello prelevato dal soggetto. L’uomo è stato così arrestato e condotto al carcere di Catania.