RAFFADALI – “Gaetano Rampello, pur avendo subito aggressioni da parte del figlio, ha omesso la sua natura violenta tanto da essere stato denunciato dall’ex moglie.
Non è credibile la tesi di un gesto d’impeto e non premeditato. Dal video si vede, infatti, che l’arma è occultata e già scarrellata e pronta per l’uso. È stata un’azione pervicace, ha colpito la vittima alle spalle e quando era a terra indifesa”.
Il gip del Tribunale di Agrigento, con queste motivazioni, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere di Gaetano Rampello, poliziotto 57enne che ha ammesso di aver ucciso il figlio Vincenzo Gabriele di 24 anni, lo scorso 1 febbraio con 14 colpi di pistola a Raffadali.
Il fatto che la pistola fosse già priva di sicura e nascosta in uno zaino farebbe escludere la natura di gesto d’impeto, quanto piuttosto farebbe pensare a un omicidio premeditato.