AGRIGENTO – “Non si chiama mafia….si chiama Cosa Nostra“, così dicevano i boss del mandamento della “Montagna” durante uno dei tanti summit documentato dai carabinieri del reparto operativo di Agrigento.
Intanto, nelle ultime ore, sono scattate le manette ai polsi del 58esimo soggetto coinvolto nella maxi retata antimafia.
Si tratta di Antonio Licata, favarese, 26 enne, il quale, sentendo elevata la pressione investigativa nei suoi confronti, ha deciso di consegnarsi nella caserma dei carabinieri di Villaseta (in provincia di Agrigento), sede del reparto operativo di Agrigento.
Il 26enne deve rispondere dell’accusa di traffico di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso.
Il ragazzo, dopo i rilievi segnaletici, è stato relegato agli arresti domiciliari.
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