CANICATTÌ – Momenti di preghiera e dolore al cimitero di Canicattì (Agrigento) che fa da sfondo in queste ore ai funerali della bimba di 11 mesi, del papà e di un altro migrante. Tutte vittime del naufragio di mercoledì scorso al largo di Lampedusa.
Il dolore per la perdita della figlia e del marito
Presente sul luogo la mamma della piccola, uscita illesa dal naufragio, ma non dall’immenso dolore che la perdita della figlia e del marito le hanno provocato.
La giovane somala, 25 anni, di nome Uba è stata salvata dalla Guardia Costiera. Con lei, al cimitero, c’è il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, unico rappresentante istituzionale.
La scelta di seppellire i familiari in Sicilia
La mamma della piccola vittima aveva deciso di portare con sé, in un altro paese, le salme della figlia e del marito. Ha poi però cambiato idea, accettando la tumulazione al cimitero di Canicattì, ma scegliendo in seppellimento in campo e non nei loculi messi a disposizione dal Comune.



