Movida selvaggia e violenta ad Agrigento, nessuna stretta sugli orari dei locali: sì a maggior controllo

Movida selvaggia e violenta ad Agrigento, nessuna stretta sugli orari dei locali: sì a maggior controllo

AGRIGENTO – Il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha convocato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per discutere dei recenti episodi di violenza avvenuti nel centro storico della città.

Al tavolo del Prefetto, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, sono stati invitati anche i rappresentanti dell’azienda sanitaria provinciale e della curia.

Durante la riunione, si è discusso della necessità di contrastare il dilagante disagio sociale connesso all’abuso di alcol e droga, nonché della diffusa omertà da parte dei cittadini e dei commercianti che non denunciano o segnalano gli episodi di violenza.

In attesa delle decisioni che verranno attuate già dal prossimo fine settimana, il prefetto Cocciufa ha avuto rassicurazioni dal sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, riguardo al miglioramento degli impianti di videosorveglianza pubblici.

Il primo cittadino ha anche annunciato che l’ordinanza sulla movida non subirà alcuna modifica e che quindi non sono previsti cambiamenti negli orari di chiusura dei locali.

Il prefetto Cocciufa ha comunque parlato di intensificare le attività di sensibilizzazione rivolte ai giovani, attraverso incontri che si svolgono regolarmente nelle scuole e che, a breve, verranno promossi anche dalle parrocchie cittadine.

Maxi rissa tra giovani in via Pirandello

La Divisione Anticrimine della Questura di Agrigento ha effettuato un’operazione preventiva per contrastare la violenza che spesso si verifica nei luoghi pubblici frequentati dai giovani.

In seguito ad una rissa avvenuta l’11 febbraio 2023 in via Pirandello, la Questura ha notificato 8 provvedimenti Daspo, anche noti come “Fuori Contesto”, nei confronti dei giovani coinvolti, i quali sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica.



Il Daspo “Fuori Contesto” estende i divieti previsti per le turbative in campo sportivo anche ad altre situazioni ritenute di elevata gravità.

Con questi provvedimenti, il Questore ha vietato ai giovani l’accesso agli stadi e agli impianti sportivi in cui si svolgono partite di calcio a qualsiasi livello, nonché ai luoghi interessati dal transito dei tifosi ospiti e delle squadre, per periodi variabili dai 3 ai 5 anni, in base ai loro eventuali precedenti penali.

LO SVOLGIMENTO DEI FATTI IN VIA PIRANDELLO

Due gruppi di giovanissimi si sono scontrati, con calci, pugni e altri gesti di estrema violenza. Una situazione che ha creato scompiglio e disgusto nella comunità cittadina, profondamente scossa da ciò che è accaduto.

Oltre a rendersi protagonisti di una vergognosa vicenda, i ragazzi coinvolti hanno fatto sorgere dei significativi dubbi sulla sicurezza nel centro della città. È impressionante notare anche come alcuni giovani si siano accaniti contro chi era ormai a terra e non rappresentava più una “minaccia” concreta.

La denuncia del Codacons

Il Codacons non ha perso tempo, schierandosi contro tali comportamenti: “Tutti sanno e nessuno sa nulla“, ha affermato il responsabile regionale Enti Locali Giuseppe Di Rosa. “Urge una cabina di Regia Provinciale che faccia prevenzione e repressione. Abbiamo davanti agli occhi il fallimento di un’intera società“.

L’amarezza del sindaco Franco Miccichè

Sono sbalordito, sconcertato e amareggiato“, ha dichiarato il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè. “È questo il mio stato d’animo dopo aver visto questo video. Spero che questi poveri idioti e disadattati vengano immediatamente identificati e ‘paghino’ questi comportamenti delinquenziali accaduti ieri sera in centro città. Ho già parlato con le autorità competenti. Sono fiducioso“.