AGRIGENTO – L’equipaggio della nave ONG Sea Punk ha tratto in salvo 15 migranti e recuperato i corpi di 3 persone nell’area SAR maltese, a 53 miglia nautiche da Lampedusa. Secondo i racconti dei sopravvissuti, erano partiti in 21: mancherebbero dunque all’appello tre dispersi.
(AGGIORNAMENTO ORE 17) – Due corpi di bambini sono stati trasbordati dalla nave dell’ONG Sea Punk sulla motovedetta della Guardia Costiera, dopo il naufragio avvenuto a 58 miglia da Lampedusa, in zona SAR maltese. L’unità di soccorso, che trasportava 15 superstiti e due salme, durante il viaggio verso Lampedusa, ha recuperato altri 38 nordafricani. Questi ultimi erano stati soccorsi in area SAR maltese, a breve distanza dal luogo del naufragio, da tre pescherecci.
Tragedie e salvataggi di migranti nel Mediterraneo
Nella notte e nella mattinata, sono sbarcati complessivamente 136 migranti a Lampedusa. Un primo gruppo, a bordo di un barchino salpato da Tajura, in Libia, è stato intercettato sotto costa dalla Guardia di Finanza: si trattava di 11 persone, tra cui 3 donne e 4 minori di nazionalità siriana.
Altri 64 migranti, prevalentemente bengalesi, sono stati bloccati dai Carabinieri lungo la strada di Cala Francese. Un ulteriore gruppo di 61 migranti, provenienti da Bangladesh, Iraq, Pakistan, Siria e Tunisia, è stato individuato dalla Guardia di Finanza sulla spiaggia della Guitgia: hanno dichiarato di essere partiti da Zuwara, in Libia.
Tutti i migranti sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, che al momento ospita 518 persone. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, 167 migranti sono stati già condotti al porto per essere imbarcati sul traghetto diretto a Porto Empedocle, dove arriveranno in serata.
La questione della nave Cassiopea
Nel frattempo, 49 migranti sono stati trasferiti a bordo della nave Cassiopea per essere destinati a centri di accoglienza in Albania, dove saranno avviate le procedure di valutazione e trattenimento caso per caso. Il Ministero dell’Interno ha inoltre comunicato che 53 migranti hanno spontaneamente presentato il passaporto per agevolare le verifiche individuali. Questa circostanza permetterà di accelerare i controlli, facilitando i rimpatri di coloro che non hanno diritto a rimanere nell’Unione Europea.