LAMPEDUSA E LINOSA – Sono 7 i cadaveri dei migranti recuperati nel corso della notte sull’isola di Lampedusa. Le motovedette della Capitaneria di Porto hanno “scortato” al molo Favarolo 280 persone di varie nazionalità (Bangladesh, Egitto, Sudan e Mali) e, tra queste, erano presenti anche i corpi di coloro che non ce l’hanno fatta.
Nel dettaglio, tre cadaveri si trovavano a bordo del barcone, mentre altri quattro disperati hanno perso la vita prima di approdare sulla terraferma. Tutte le vittime sarebbero morte per ipotermia.
Due migranti, invece, sono stati trasferiti d’urgenza al poliambulatorio poiché privi di sensi a causa del forte freddo. La partenza dei migranti sarebbe avvenuta da Abu Kammash, in Libia.
Nel frattempo la Procura di Agrigento, retta da Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta per fare luce sullo sbarco. Al momento l’inchiesta è a carico di ignoti, ma sono in corso le ricerche per rintracciare gli eventuali scafisti che hanno manovrato l’imbarcazione.
In caso di identificazione, potrebbe essere contestato il reato di “morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“.
“Sette giovani bengalesi, arrivati a Lampedusa dalla Libia con 280 persone, sono morti per il troppo freddo. Ancora una volta, nell’indifferenza generale, si è consumata l’ennesima tragedia. L’Unione Europea intervenga per fermare un vero e proprio genocidio“, ha commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Dello stesso avviso anche il primo cittadino di Lampedusa, Totò Martello: “Come è possibile che uno Stato democratico, un’Europa democratica non prendono in considerazione che esiste un problema e che il problema deve essere risolto? Come fanno a girarsi dall’altra parte di fronte a tanti cadaveri e morti nel Mediterraneo e di fronte a un’isola che continua a chiedere aiuto e non gli viene data nessuna risposta da parte delle istituzioni?“.
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