CANICATTÌ – Un uomo di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Canicattì con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della compagna.
I maltrattamenti in famiglia a Canicattì denunciati dalla vittima
Il provvedimento è partito da una denuncia presentata dalla vittima, una donna di 36 anni, che ha raccontato una serie di minacce e violenze da parte dell’uomo.
Tra questi, il più grave riguarda l’incendio dell’auto della madre della trentaseienne, appiccato dall’uomo.
Immediatamente sono state attivate le procedure previste dal “Codice Rosso” per garantire la tutela della vittima.
I provvedimenti
Applicata, in un primo momento – su disposizione del Tribunale di Agrigento – una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Tuttavia, durante l’esecuzione del provvedimento, l’uomo ha pronunciato gravi minacce nei confronti della donna, dichiarando intenti violenti. Difronte a questo, l’Autorità Giudiziaria ha immediatamente disposto un aggravamento della misura cautelare, sostituendola con la custodia in carcere.
L’uomo è finito nel carcere di Agrigento al termine delle formalità di rito.
Condotte dai Carabinieri della Stazione di Canicattì e coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento le indagini. L’impegno delle forze dell’ordine continua a essere massimo nel contrasto alla violenza domestica e nella tutela delle vittime di reati di genere.
Note
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la posizione dell’indagato non è definitivamente accertata e il successivo giudizio di merito servirà a verificare le eventuali effettive responsabilità.