Lavori in casa con operai del comune, avviso di garanzia per dirigente: l’accusa è di peculato

Lavori in casa con operai del comune, avviso di garanzia per dirigente: l’accusa è di peculato

ARAGONA – È stato notificato dai Carabinieri della Stazione di Aragona (Agrigento) l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (contenente l’informazione di garanzia) emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti di un dirigente dell’ufficio tecnico, lavori pubblici, territorio, manutenzione e servizi di protezione civile del Comune di Aragona, sul conto del quale i militari, nel corso di una rapida indagine, hanno raccolto gli indizi di colpevolezza in ordine al grave reato di peculato.

In particolare, il 5 maggio 2021 i Carabinieri della Stazione di Aragona hanno sorpreso 3 operai comunali mentre stavano edificando una recinzione nell’abitazione di campagna dell’indagato. Per l’opera sono state utilizzate delle grandi reti metalliche e alcuni pali in ferro, trasportati sul posto con un autocarro con le insegne del Comune.

Una delle reti metalliche era già stata trasformata in una cuccia per il cane, da collocare nella proprietà del funzionario pubblico. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, documentavano come il materiale in questione, acquistato con delibera dal Comune di Aragona, fosse in realtà destinato al ripristino del muro di contenimento del Ponte Zammuto.

Inoltre, i Carabinieri hanno verificato che gli operai sorpresi in quell’abitazione risultavano, in quel momento, effettivamente in servizio al Comune: era stato l’indagato, loro superiore, a comandarli di compiere quei lavori privati, disponendo anche l’utilizzo del camion di proprietà (e con le scritte) del Comune di Aragona.

Ai Carabinieri sono bastati pochi giorni per documentare gli indizi di colpevolezza nei riguardi dell’uomo, per il quale l’avviso di conclusione delle indagini preliminari potrebbe essere significativo dell’intenzione della Procura della Repubblica di Agrigento di richiedere il suo rinvio a giudizio.