Lampedusa: mancati servizi, sindaco manifesta il suo sconforto

LAMPEDUSA – Il Comune di Lampedusa e Linosa non può più reggere la situazione. Il continuo degenerare della condizione igienico- sanitaria e del decoro urbano hanno indotto il sindaco Giusi Nicolini ad avvisare la cittadinanza sullo stato dei fatti.

I lavoratori delle imprese Iseda, Seap e Sap a inizio novembre, per sette giorni, si sono astenuti arbitrariamente dalla rimozione dei rifiuti che si sono accumulati inducendo il sindaco a informare e tutelare i cittadini dalle false informazioni che si sono diffuse riguardo all’accaduto.

Nell’avviso alla cittadinanza il sindaco ha informato dello sciopero dei dipendenti che hanno reclamato le restribuzioni arretrate dal mese di luglio e del mancato dovere da parte delle aziende di pagare i dipendenti.

Giusi Nicolini ha inoltre informato che il Comune a differenza delle imprese è impossibilitato a pagare regolarmente i lavoratori a causa delle varie evasioni fiscali che hanno portato a un debito superiore a due milioni di euro. “Se tutti i contribuenti pagassero, il Comune avrebbe oltre 4 milioni di euro in cassa con i quali si potrebbero liquidare tanti debiti e fare tante cose utili per i bisogni della comunità“.

Sottolineato l’esaurimento dei finanziamenti avuti dallo Stato nel 2011 per lo spostamento di cassonetti (bruciati dai “sobillatori“) e dei tagli su di essi. Così afferma il sindaco: “Pagare tutti e pagare tutti meno“.