Lampedusa, affonda barchino con 46 migranti: 3 dispersi, anche mamma con neonato

Lampedusa, affonda barchino con 46 migranti: 3 dispersi, anche mamma con neonato

LAMPEDUSA – Nella notte scorsa un piccolo battello lungo 7 metri è affondato in acque della Sar italiana. All’interno si trovavano 46 migranti, tra cui 7 minori e 13 donne, che sono stati salvati dalle forze dell’ordine della Guardia Costiera a bordo della motovedetta Cp319. Nonostante gli sforzi degli equipaggi, tre persone, tra cui la madre di un neonato, risultano ancora disperse e le ricerche sono ancora in corso in mare aperto.

I naufraghi sono originari di Guinea, Costa d’Avorio, Camerun e Gambia e sono stati trasportati al molo Favarolo di Lampedusa poco prima di mezzanotte e mezza. Secondo quanto riferito dagli stessi sopravvissuti, sarebbero partiti alle 21 di venerdì scorso da Sfax, in Tunisia, e avrebbero pagato circa 2mila dinari per il viaggio in mare aperto.

Guardia Costiera italiana ruolo fondamentale

Il tragico incidente sottolinea ancora una volta la pericolosità dei viaggi che i migranti intraprendono verso l’Europa, spesso a bordo di imbarcazioni di fortuna e in condizioni precarie. In molti casi, questi viaggi sono il risultato della disperazione e della mancanza di alternative per le persone che fuggono da situazioni di conflitto, povertà e discriminazione.



La Guardia Costiera italiana continua a svolgere un ruolo fondamentale nel salvataggio dei migranti che si trovano in difficoltà in mare, ma il problema alla radice resta irrisolto e richiede una risposta a livello internazionale. In particolare, è necessario affrontare le cause profonde della migrazione forzata, tra cui la povertà, la mancanza di opportunità economiche e l’instabilità politica.

Una sfida globale

Il fenomeno migratorio rappresenta una sfida globale che richiede una risposta condivisa e coordinata a livello internazionale, basata sul rispetto dei diritti umani e sulle necessità delle persone che cercano una vita migliore per sé e per le loro famiglie. L’Unione Europea e i suoi Paesi membri hanno una responsabilità particolare nel garantire che la migrazione avvenga in modo sicuro e ordinato, evitando tragedie come quella avvenuta nella notte scorsa in Sar italiana.

Siamo di fronte a un problema complesso e multifattoriale che richiede soluzioni efficaci e sostenibili a lungo termine. È necessario affrontare le cause profonde della migrazione, migliorare le condizioni di accoglienza per i migranti e sviluppare politiche di integrazione efficaci per garantire che i migranti possano integrarsi nella società di accoglienza. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile si potrà affrontare con successo questa sfida globale.