AGRIGENTO – “I genitori degli alunni e le associazioni mi stringono la mano per la scelta che ho fatto. Sono rispettosa del pluralismo e soprattutto sono una donna di legge, per questo devo attenermi alle norme che mi impongono di non impegnare ore curriculari al culto visto che la scuola deve essere laica e ci sono precise regole imposte dal ministero dell’Istruzione. La mia è stata una decisione sofferta ma giusta, mi si accusava di impegnare ore del percorso scolastico in attività religiose, come è il precetto, e ciò non era possibile. Ho solo applicato la legge, dispiace essere attaccata da chi vuole strumentalizzare la vicenda per scopi politici“.
Sono queste le parole di Anna Gangarossa, la preside dell’istituto comprensivo “Agrigento-Centro” che ha deciso di annullare la messa di Natale a scuola.
La dirigente dell’Istituto ha deciso di annullare la messa di Natale che tradizionalmente si sarebbe tenuta nella sua scuola, accogliendo la richiesta di alcuni genitori atei e rifacendosi al principio di laicità della scuola. La decisione ha causato la protesta di qualche genitore, iniziata subito sui gruppi WhatsApp della scuola.
Non sono mancate, come lamentato dalla stessa dirigente, le polemiche politiche nei confronti di questa decisione che è stata presa “in segno di rispetto per le minoranze”. La capogruppo della Lega in comune, Nuccia Palermo, parla di “censura e sottomissione” mentre l’ex ministro Matteo Salvini interviene accusando la dirigente che “evidentemente ha fallito nella sua missione educativa”.
Nonostante le polemiche, la mossa della preside dell’istituto ha guadagnato l’apprezzamento di una buona parte della scuola.
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