La Corte di Cassazione rigetta l’appello della difesa: Giuseppe Falsone resta al 41 bis

La Corte di Cassazione rigetta l’appello della difesa: Giuseppe Falsone resta al 41 bis

AGRIGENTO – La Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta avanzata dalla difesa di Giuseppe Falsone: confermata la condanna al 41 bis.

Giuseppe Falsone venne arrestato nel 2010 a Marsiglia dopo un lungo periodo di latitanza durato oltre 10 anni. Secondo la Corte, esisterebbe ancora il pericolo di contatti con l’esterno e per questo avrebbe rifiutato l’appello sostenuto dai legali di Falsone.

Già nelle scorse settimane il difensore del condannato aveva fatto ricorso al Tribunale di Sorveglianza di Roma che, però, aveva rigettato la richiesta. Oggi sarebbe arrivata la conferma da parte della Cassazione del regime duro per l’ex boss.

L’esponente di Cosa Nostra agrigentina, negli anni precedenti alla sua cattura, sarebbe stato in grado di costruirsi un curriculum criminale di tutto rispetto negli ambienti, tanto da essere considerato il numero due tra i più pericolosi in Sicilia.

Durante il processo denominato Akragas, Falsone venne condannato all’ergastolo perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Salvatore Ingaglio.

Immagine di repertorio