Intimidazione al sindaco di Ravanusa: bossoli e fiori finti sul muro di casa

Intimidazione al sindaco di Ravanusa: bossoli e fiori finti sul muro di casa

RAVANUSA – Ancora un’intimidazione ai membri del consiglio comunale di Ravanusa: dopo “l’attacco” all’auto di famiglia del vice presidente del consiglio comunale, questa volta nel mirino è finito il sindaco Salvatore Pitrola.

Intimidazione al sindaco di Ravanusa

Secondo quanto si apprende, la scorsa settimana è stato rinvenuto sul muro della sua abitazione un contenitore con un liquido non identificato, insieme a tre bossoli di arma da fuoco e un mazzo di fiori finti.

Sull’accaduto si è espresso con parole amare il sindaco Pitrola. “Ho immediatamente segnalato quanto accaduto alle autorità competenti, che da tempo stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari per fare piena luce sulla natura e sull’origine di quanto rinvenuto”, ha spiegato.

“Il mio silenzio di questi giorni non è debolezza. È rispetto. Rispetto per la serenità delle persone che amo e a cui devo tutto. Di politica non vivo e non vivrò. Concluso questo percorso, tornerò al mio lavoro, ai miei hobby e soprattutto alla mia famiglia, che in parte ho trascurato per servire la mia comunità E se un giorno capirò che la mia comunità preferisce il grigiore al cambiamento, me ne andrò in punta di piedi ma con la coscienza pulita e la schiena dritta“, conclude.

Il sindaco Miccichè: “Auguro che si faccia rapida chiarezza sulla vicenda”

Anche il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha espresso rabbia per la vicenda. “Ancora una volta un collega e amico sindaco è vittima di un grave atto intimidatorio. Al collega Salvatore Pitrola, primo cittadino di Ravanusa, va la mia piena solidarietà e il mio totale sostegno per quanto accaduto, con l’augurio che possa continuare il proprio operato con serenità e determinazione.

“Questo episodio non pregiudicherà la continuità né l’efficacia del suo impegno al servizio della comunità amministrata. Chi svolge quotidianamente funzioni amministrative è spesso bersaglio di pressioni e intimidazioni che non possono e non devono essere tollerate. Auspico che si faccia piena e rapida chiarezza sulla vicenda.”