Inchiesta sul caso Diciotti, si aggrava la posizione del ministro Matteo Salvini: altri due reati contestati

Inchiesta sul caso Diciotti, si aggrava la posizione del ministro Matteo Salvini: altri due reati contestati

AGRIGENTO – Si aggrava la posizione del ministro dell’interno Matteo Salvini, coinvolto nell’inchiesta sul caso Diciotti. La procura di Agrigento avrebbe infatti formulato nuove accuse all’indirizzo del leader della Lega, già indagato per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale.

A questi capi d’accusa, i magistrati avrebbero aggiunto anche i reati di sequestro di persona a scopo di coalizione e omissione d’atti d’ufficio.

In relazione al primo reato, Salvini si sarebbe opposto allo sbarco dei migranti con l’intento di esercitare pressioni sulle istituzioni europee, mentre per il secondo reato avrebbe ignorato la richiesta formulata dalla Guardia Costiera italiana di un porto sicuro, indicando l’approdo del porto di Catania soltanto come scalo tecnico.

La nave Diciotti è rimasta ancorata nel porto siciliano per cinque giorni senza che i richiedenti asilo a bordo potessero sbarcare.

Alcuni dei migranti scesi a terra per emergenza medica sul suolo siciliano si trovano ancora ricoverati all’ospedale Garibaldi di Catania per serie problematiche di salute, mentre altri, precedentemente dimessi, sono stati ospitati nell’hotspot di Bisconte.

Un episodio inquietante verificatosi nelle ultime ore riguarda proprio l’edificio messinese che sta attualmente ospitando i migranti. Nelle scorse ore, infatti, dei vandali hanno imbrattato con vernice rossa la strada davanti l’hotspot e avrebbero appeso diversi fogli con scritte minacciose contro la politica dell’accoglienza del nostro Paese.