ROMA – Proseguono le audizioni per far luce sul “filone siciliano” dell’inchiesta sul petrolio.
L’obiettivo delle “audizioni” è quello di chiarire alcuni aspetti legati ai ruoli della “cricca” coinvolta nella vicenda.
Ieri sera, dopo un’ora e mezza di interrogatorio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio è stato congedato dai pm lucani impegnati nelle indagini dopo aver deposto come persona informata dei fatti.
Oggi sarà la volta del vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, che – stando alle parole di Delrio – si sarebbe inventato tutto riguardo ai presunti decreti di nomina stracciati per confermare Alberto Cozzo quale commissario straordinario del Porto di Augusta e sulle presunte “pressioni” esercitate sul ministro.
Lo Bello, è accusato, infatti, di aver “sponsorizzato” al ministro la figura di Alberto Cozzo e di averne “indirizzato” la riconferma esercitando delle pressioni.
“Stimo Delrio ma non mi sono inventato nulla”, avrebbe replicato il vicepresidente di Confindustria.
Oggi Lo Bello – iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere insieme all’imprenditore Gianluca Gemelli, a Nicola Colicchi e a Paolo Quinti – sarà chiamato a chiarire la propria posizione davanti ai magistrati.
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