AGRIGENTO – La Corte di Cassazione ha rifiutato il ricorso della difesa di Francesco Ribisi, 37 anni, originario di Palma di Montechiaro (in provincia di Agrigento), e Giovanni Tarallo, 33 anni, e confermato le loro rispettive condanne (11 anni e 10 mesi per il primo, e 12 anni e 2 mesi per il secondo).
I due sono i principali coinvolti nella maxi inchiesta antimafia “Nuova Cupola”.
Si conclude così il processo scaturito dal blitz del 26 giugno 2012, che aveva fatto luce sulle complesse dinamiche interne e sull’organigramma delle cosche mafiose affiliate a Cosa Nostra nell’Agrigentino dopo la cattura dei latitanti Gerlandino Messina e Giuseppe Falsone.
Prima dell’ultima sentenza, gli avvocati difensori dei due condannati (Daniela Posante, Giuseppe Barba, Valerio Vianello Accorretti e Nico D’Ascola) avevano richiesto una riduzione di pena per i loro assistiti tramite l’esclusione di un’aggravante.
Immagine di repertorio