In Sicilia “più di 300 scuole a rischio amianto”: Comuni non presentano i piani per lo stoccaggio

PALERMO –  Dopo l’audizione convocata dai deputati regionali del M5S, sono emerse delle criticità per quanto riguarda la situazione amianto in Sicilia. Un problema che, dopo anni, continua a perseverare. Una legge che c’è ma che riscontra problemi nell’attuazione.

Il quadro che si presenta a seguito dell’audizione è il seguente: “Un milione di metri cubi di amianto disseminato in Sicilia ma di questi solo il 2% all’anno riesce a essere smaltito. Su 390 Comuni, solo 21 hanno presentato il piano comunale per il censimento e la mappatura dell’amianto. Un centinaio lo stanno ancora redigendo, ma la maggior parte dei Comuni siciliani non ha nemmeno iniziato. Sono numeri impietosi, che mostrano come l’attuazione della legge regionale sull’amianto sia ancora in alto mare”.

All’audizione, tenuta in commissione ambiente all’Ars, era presente il dottore Antonio Patella, dirigente servizio S.6. Ufficio Amianto e i deputati regionali M5S Valentina Palmeri, Stefania Campo e Nuccio Di Paola.

A distanza di 5 anni dalla legge regionale 10/2014 in Sicilia – spiegano i componenti della Commissione Ambiente Ars Giampiero Trizzino, Nuccio Di Paola, Valentina Palmeri e Stefania Camponon abbiamo ancora un piano regionale per l’amianto, non abbiamo discariche autorizzate per lo smaltimento, non ci sono i 20 milioni di euro previsti dalla legge. Peraltro, abbiamo avuto indicazione di dover chiarire questi aspetti con il dipartimento di Economia. All’inizio dell’anno scolastico 330 scuole in Sicilia sono a rischio amianto. Solo qualche giorno fa, il Piemonte ha stanziato circa 2 milioni di euro per la bonifica di edifici comunali, interventi che qui in Sicilia sembrano fantascienza”.

“In ogni caso, dal momento in cui sarà approvato il piano regionale amianto, la tempistica della legge avrà un termine improrogabile e inizieranno a scattare le sanzioni e i tagli ai contributi, rispettivamente, per i cittadini che non faranno autodenuncia entro 90 giorni dall’approvazione del piano e per i Comuni che non presenteranno il piano comunale per la rimozione dell’amianto negli edifici pubblici entro 120 giorni. Serve inoltre che la Regione individui al più presto il luogo dello stoccaggio. Faremo ulteriori audizioni in commissione ambiente all’Ars – concludono i deputati – per valutare questi aspetti”.

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