Imprese artigiane e turistiche: Sicilia al primo posto tra le regioni del Sud

PALERMO – Sicilia al primo posto tra le regioni del mezzogiorno come presenza di imprese artigiane che operano in attività economiche a vocazione turistica. A renderlo noto un’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere.

 Secondo i dati di Confartigianato sono ben 16.368 le imprese registrate nel secondo trimestre del 2016 in Sicilia, il 25,3% del tessuto imprenditoriale nel mezzogiorno. Per quanto riguarda l’artigianato, inoltre, il peso delle imprese coinvolte è pari al 21,8 %, ben 6 punti in più della media nazionale che si attesta intorno al 15%.

 

In particolare vi sono stati diversi ambiti che hanno esaltato la Sicilia, soprattutto nel secondo trimestre di quest’anno, come diverse attività manifatturiere (circa 3.820 imprese), agroalimentare (circa 5.415 imprese), ristoranti e pizzerie (circa 2.990 imprese), bar e pasticcerie (circa 1.680 imprese), trasporti (circa 1.220 imprese), abbigliamento e calzature (circa 1.160 imprese).

Rispetto ai dati del secondo trimestre del 2015 il tasso di imprese del comparto artigianale è rimasto più o meno invariato (-0,2%), di certo migliore rispetto al calo medio accusato nelle altre regioni del meridione (-1,6%)

Tra le città siciliane è proprio Catania a registrare il miglior tasso di crescita nel settore dell’artigianato turistico, con un incremento dell’1% pari a 3.710, posizionandosi al primo posto tra tutte le province del mezzogiorno.

Dopo Catania c’è Palermo con 3.460 imprese turistiche, Messina con 2.461 imprese, Agrigento con 1.451, Trapani con 1.430, Siracusa con 1.292, Ragusa con 1.106, Caltanissetta con 789 e per ultima Enna con soltanto 651 imprese.

Per quanto riguarda la quota di artigianato potenzialmente interessato da attività turistiche Palermo si posiziona al secondo posto tra le 36 province del mezzogiorno con un 23,7%, preceduta solo da Napoli (24%). In questa classifica Catania si piazza al sesto posto (21,9%) dietro Agrigento (23,6%), Caltanissetta (22,8) e Reggio Calabria (22,6%).