LAMPEDUSA – “La raccolta dei rifiuti, i posti letto resi dignitosi con brandine adeguate e con disinfezione che viene fatta sistematicamente, una mensa che oggi, dopo tempo, funziona e una serie di interventi rivolti all’accoglienza dei migranti. Anche l’intrattenimento soprattutto per i minori e un minimo di mediazione che viene svolta in maniera dignitosa“, è quanto affermato dal Prefetto di Lampedusa, Valerio Valenti, anche commissario per l’emergenza migranti, intervenuto durante la conferenza stampa che si è svolta nell’hotspot di contrada Imbriacola, gestito dall’uno giugno dalla Croce Rossa italiana.
“Tutto questo è stato fatto perché da gennaio, quando arrivai qui per la prima volta, si sono susseguite una serie di azioni concrete. Il Decreto legge Cutro è stato trasformato in Legge 50, la dichiarazione di stato di emergenza, la collaborazione con il sindaco di Lampedusa a cui è stato reso disponibile una struttura del ministero che è a Lampedusa ormai in pianta stabile e che funge da raccordo con l’amministrazione comunale per risolvere le questioni che di volta in volta vengono sollevate. Sono tutti elementi che concorrono a dare una risposta a quell’emergenza, perché di emergenza si trattava, che evidenziammo a gennaio“.
“L’azione del dipartimento – continua il Prefetto – adesso vorrà traguardare anche altri obiettivi. Il primo, condiviso a livello europeo, è realizzare un più rapido rimpatrio dei soggetti che non hanno titolo a rimanere sul territorio. Quindi, si prevede la realizzazione di centri di trattenimento. E non escludo che uno, il primo, si possa fare anche qui, sull’Isola. Se da una parte bisogna dare dignitosa accoglienza a chi ne ha diritto, dall’altra bisogna fare in modo che vengano concretizzate le procedure di frontiera introdotte dal Decreto legge 50, nei confronti di chi non ha titolo a rimanere“, conclude Valenti.
Sull’Isola sono stati portati dei mezzi speciali della Cri. Tra cui un pullman di grandezza media, che serve a trasferire i migranti dal molo Favaloro fino all’interno del centro. È il personale della cooperativa sociale Badia grande a proseguire la sua attività con Croce Rossa Italiana, che da giorno 1 giugno gestisce il centro.
Sono intervenuti in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro i vertici della Cgil Sicilia: “Abbiamo ottenuto non solo la salvaguardia occupazionale di tutto il personale che vorrà continuare a lavorare presso l’hotspot – affermano il segretario regionale Cgil Francesco Lucchesi, la segretaria regionale Fp Concetta La Rosa e la coordinatrice regionale Fp per il terzo settore Elena De Pasquale -, ma anche migliori condizioni retributive e la sicurezza del pagamento regolare degli stipendi. Condizioni che non erano garantite dalla cooperativa che gestiva precedentemente i servizi“.
Le parti hanno anche concordato che laddove Croce Rossa dovesse sottoscrivere ulteriori convenzioni per la gestione di nuovi centri di accoglienza ci sarà un percorso di confronto per continuare a tutelare i lavoratori.
In foto Valerio Valenti
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