AGRIGENTO – Si è concluso con tre deferiti all’Autorità Giudiziaria il sequestro degli scarichi di un opificio e circa 15mila euro di sanzioni amministrative accertate, le attività d’ispezione e di indagine condotte dall’Arma agrigentina nell’ambito della campagna olearia 2022.
In particolare, nei mesi che vanno da ottobre a dicembre, le attività si sono concentrate sulla molitura delle olive e conseguentemente sull’annoso scorretto smaltimento delle acque di vegetazione.
I militari dell’Arma hanno scovato uno scarico abusivo di acque di vegetazione attraverso un sistema di collettamento che conduceva direttamente nel letto del fiume Magazzolo.
Fondamentale l’ausilio dei tecnici ARPA UOS di Agrigento, che hanno coadiuvato l’attività ispettiva dei militari, attraverso l’inserimento di fluoresceina (un tracciante fluorescente atossico) nei tubi di scarico individuati all’interno di un opificio e successivo riaffioramento nel fiume, cristallizzando così la prova del reato.
Un’attenta attività di perlustrazione del territorio rurale ha fatto emergere un altro subdolo stratagemma per lo smaltimento illecito delle acque di vegetazione, in questo caso i militari hanno rinvenuto nascosto dalla vegetazione nei pressi di un casolare la parte sommitale di un tubo in PVC con bocchettone di aggancio, collettato anche in questo caso al letto del fiume Magazzolo, utilizzato certamente dalle autocisterne per effettuare gli scarichi abusivi, finito ovviamente sotto sequestro.
Le immagini video
L’azione sinergica dei controlli mirati da parte dei reparti territoriali dell’Arma durante l’intero periodo della campagna olearia e l’attività ispettiva del Centro Anticrimine Natura di Agrigento hanno consentito uno svolgimento sempre più ordinato delle operazioni di molitura delle olive e dello smaltimento delle acque di vegetazione che da esso deriva.
Fonte foto Mare Amico Agrigento