PALERMO – La nuova ordinanza di Musumeci sta già facendo discutere. Non mancano, infatti, numerosi commenti soprattutto per quanto riguarda l’ok al trasferimento – stagionale – nelle seconde case.
In molti, infatti, hanno notato una sorta di controsenso perché, se da un lato si dà questa possibilità per le famiglie, dall’altro, però, si impedisce il rientro – almeno fino al 17 maggio – di coloro che sono bloccati al Nord e non possono arrivare in Sicilia, in quanto sono state confermate le misure restrittive per l’accesso all’Isola.
C’è chi si appella, per esempio, al fatto che – paradossalmente – i “privilegiati” sono stati coloro che sono “fuggiti” anche andando contro quanto era stato stabilito dalle misure restrittive. Gli altri, invece, che hanno rispettato le disposizioni rigorosamente ne sono rimasti danneggiati.
Coloro che sono rimasti al Nord, pur essendo figli della Sicilia, si sentono “abbandonati” perché non possono né riabbracciare i propri cari né godersi dei momenti in famiglia. Non trascurabile, tra l’altro, il fattore economico: molti sono studenti e i genitori devono compiere sforzi non indifferenti per pagare loro affitto, rette e quant’altro per “mantenerli” a distanza.
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