LAMPEDUSA – Giovanni Casano, un operaio di 49 anni, è deceduto dopo due mesi di lotta contro le gravi ustioni riportate a seguito dell’esplosione del motore di una barca, avvenuta a Punta Sottile, Lampedusa, il 4 agosto.
Il 49enne era uscito in mare insieme a un collega per testare l’imbarcazione.
Il tragico evento si è verificato mentre stavano lavorando, e la morte di Casano è avvenuta all’ospedale Civico di Palermo, due mesi dopo, dove era stato ricoverato in condizioni critiche.
La dinamica della tragedia, come emerso dalle indagini, mostra che entrambi gli operai sono stati colpiti dall’esplosione.
Fortunatamente, hanno avuto la prontezza di gettarsi in mare. Sono stati soccorsi da un gommone nelle vicinanze, ma le conseguenze per Casano sono state particolarmente gravi, essendo stato investito in pieno dalla deflagrazione del motore.
Le sue condizioni sono apparse subito critiche, tanto da richiedere un trasferimento d’urgenza al centro per Grandi Ustioni dell’ospedale Civico di Palermo, dove è poi deceduto.
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